Di Redazione
Prato si inchina alla Sestese. Che sarebbe stata una gara difficile lo si sapeva fin dalla vigilia. Il campo non ha fatto che confermare quanto questo gruppo di ragazzi debba ancora crescere e come ancora non possa pensare di confrontarsi alla pari con squadre più esperte, più fisiche e quindi già pronte per provare a primeggiare in categoria.
Nessun dramma, tutto come previsto anche se per crescere serve anche limitare l’errore e questo Prato non sempre è riuscito a farlo.
1° set: Prato con Lorenzo Alpini in regia, Corti opposto, Coda e Olivieri al centro, Vannini e Matteo Alpini di banda e Civinini libero. Inizio tutto di marca Sestese (0-3 e 2-5). Prato costretto a forzare in battuta per non subire il gioco al centro degli avversari ma comunque in difficoltà in ricezione e quindi anche a passare in attacco. Sestese tranquillamente avanti fino al 7-11 poi Prato a rientrare (13-14 e 14-16). Il nuovo break ospite era firmato da qualche ingenuità pratese e dai colpi al centro di Puente Moja e Rinaldi (18-22). Tempo Novelli e dentro Mazzinghi al servizio. Ospiti sul 20-24 ma Prato con Grallo in campo a non mollare (22-24). Chiusura serena di Sesto al centro.
2° set: reazione Prato (6-3) con gran muro di Corti su Biffoli. Formigli al time out sul 7-3 Prato. Sestese che dopo il time out rientrava e sorpassava (7-7 e 7-9). Prato troppo fragile e Novelli a fermare i suoi. Alla ripresa ancora difficoltà in ricezione (7-12). Dentro Nincheri e Dardini. Prato in difficoltà e che non riusciva più a costruire gioco ed a contrastare gli avversari (8-16). Dentro intanto anche Marchi. Prato trovava un gran muro con Olivieri (17-22). Prato che tornava sul 20-23 ma Sesto non aveva più ostacoli per andare a chiudere il set. Peccato troppi errori per un Prato che paga le ingenuità.
3° set: stesso canovaccio nel terzo parziale con Prato a provarci contro una Sestese troppo esperta e scafata per farsi imbrigliare. Ospiti avanti 4-9 e poi 7-17. Novelli a dare campo a tutti i ragazzi a sua disposizione ma il senso della gara non mutava.
(Fonte: comunicato stampa)