Enrico Cester: "Il beach volley mi diverte ma ora non è una priorità"

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Di Redazione

Dopo le voci riguardanti un possibile passaggio di Enrico Cester alle competizioni di beach Volley al fianco di Adrian Carambula, giocatore italiano-uruguaiano di grande prestigio, voci che hanno scatenato molte reazioni e moltissime illazioni, è lo stesso Cester a minimizzare la notizia che viene di fatto smentita. Cester, tesserato per la Lube Civitanova, che aveva accolto i rumours con un certo malumore, è intervenuto in modo secco e molto diretto sull’argomento concedendo una lunga intervista ad Andrea Scoppa. Ecco il testo integrale pubblicato sull’edizione di Macerata de Il Resto del Carlino.

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Ha chiuso il 2017 in silenzio mentre le testate nazionali rilanciavano le dichiarazioni di Adrian Carambula e diffondevano la notizia di un suo approdo nel beach volley la prossima estate. La Lube con una breve nota del ds Giuseppe Cormio era intervenuta con una secca presa di posizione. Dopo aver ascoltato, Enrico Cester apre il 2018 parlando ael Resto del Carlino fornisce la sua verità.

Cester, com’è la situazione? «Mi stavo solo organizzando – risponde il centrale biancorosso – per fare qualcosa di diverso nel periodo estivo. Il beach mi è sempre piaciuto, anche se di fatto non l’ho mai praticato e a 30 anni mi piaceva l’idea di provare». Carambula insomma ha esagerato o capito male. «Si, anche a lui avevo detto che mi piaceva l’idea di cimentarmi con il beach, ma solo in estate e soprattutto in modo amatoriale. Figurarsi se potevo pensare di prendere parte al Word Tour con atleti che ci giocano da 15 anni».

Caso rientrato dunque e Cormio era intervenuto dicendo che avrebbe avuto l’autorizzazione solo a fine ludico. «Il direttore ha fatto bene, le sue parole erano giuste». Questa polemica l’ha un po’ distratta? Contro Vibo sabato tre attacchi in tutta la gara. «In parte sì lo ammetto, perché mi ha dato fastidio e mi è dispiaciuto”.

Capitolo nazionale «In questo periodo non ci penso. L’anno scorso meritavo la convocazione per gli Europei, mi è dispiaciuto che qualcuno abbia iniziato a dire che avevo la testa altrove. E poi quattro sere prima a Bari era accaduto il contrario, io molto prolifico e Candellaro meno, ci sta, sono cose normali nella pallavolo». Restando al 3-1 sui calabresi, avete centrato la vittoria che volevate e nel momento del bisogno ci ha pensato Juantorena. «Osmany è un campione, sabato eravamo un po’ tesi perché la caduta con Castellana Grotte era stata proprio una brutta sorpresa e volevamo rifarci». Dopodomani tornerete in campo a Ravenna e l’attende una partita con gli straordinari visto quanto ci tengono gli ex Diamantini e Vitelli a far bene contro la Lube. «Sì è vero, una trasferta non facilissima perché la Bunge è sesta in classifica anche se si è affievolita dopo l’infortunio a Marechal».

Giovedì sarà la prima di quattro gare di SuperLega in 10 giorni, un altro tour de force per la stakanovista Civitanova. Questi due giorni di riposo quanto hanno concretamente aiutato? «Ci vorrebbe una settimana….ringraziamo coloro che fanno i calendari, purtroppo nel volley ne vediamo di tutti i colori con una off season lunghissima per chi non è un nazionale e poi sette mesi stracolmi di impegni». A proposito di Nazionale, non è che al 2018 chiede il ritorno in azzurro per partecipare ai Mondiali? «Non ci penso al momento, anche perché il rammarico per non essere stato convocato per l’Europeo è ancora forte. Meritavo un posto. Penso alla Lube e spero di rivincere lo scudetto perché realizzeremmo un’impresa mai fatta prima da questa società».

(Fonte: Il Resto del Carlino)

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