Di Redazione
Erano più di 1500 le persone presenti al PalaPanini nella serata di ieri, in occasione del vernissage dell’Azimut Leo Shoes, con tantissimi volti nuovi. Come riporta il Resto del Carlino Modena, significativo è stato l’ingresso mano nella mano di Catia Pedrini e Giulia Gabana nel saluto al pubblico.
« ‘As one’ sarà il nostro motto – sostiene Catia Pedrini – per diventare insieme una cosa sola. La squadra è bella e forte, ci divertiremo».
Una standing ovation accoglie poi l’ingresso congiunto in campo di Julio Velasco e Luca Cantagalli.
«Forse uno degli applausi più belli che io abbia mai ricevuto dentro al PalaPanini – ha raccontato Cantagalli – ed è difficile descrivere quanto batte forte il cuore a rientrare qua dentro».
Velasco gli fa eco:
«Quando ho firmato la prima cosa che ho pensato è stata di portare Luca ad allenare con me. L’ho allenato solo 12 anni, ma al di là delle sue qualità di giocatore ricordo una cosa sola: quando la federazione argentina non fece rientrare Quiroga e Martinez, ci mancava un centro. Lui era l’unico che poteva farlo e senza dire nulla mi rispose che avrebbe giocato dove aveva bisogno la squadra. Queste cose non si comprano nel mercato estivo. Quell’anno dissi una cosa che voglio ripetere oggi al pubblico: non venite a vederci vincere, venite ad aiutarci a vincere».
Poi la chiosa su Zaytsev:
«Mi piace pensare che lui prenda il posto di ciò che ha rappresentato Raul Quiroga per Modena».
Ovazione ovviamente anche all’ingresso della squadra. Il primo a parlare Tine Urnaut, poi calda accoglienza per Micah Christenson e ancora più calda per il reduce dal Mondiale Daniele Mazzone: «Siamo in tre, è vero. Ma ci servirà per crescere, probabilmente abbiamo il reparto centrali più completo del campionato». Parola poi a Rossini, Holt e infine a Ivan Zaytsev:
«Sono in cerca di una casa sportiva che mi realizzi – racconta accolto dalla seconda standing ovation di serata – e penso di essere nel posto giusto. Non voglio fare proclami, preferisco far parlare il campo e sfruttare al massimo questa opportunità che Catia Pedrini e la società mi hanno concesso».
(Fonte: il Resto del Carlino Modena)