Di Redazione
Sarà una partita importante quella di sabato sera all’AGSM Forum di Verona. Una partita dove Emanuele Birarelli si troverà una Perugia avversaria, ma che per due anni è stata la sua squadra. Il Corriere dell’Umbria, nell’edizione odierna, riporta la sua intervista.
Che partita si immagina?
“Non sarà una gara facile visto che ci troveremo di fronte un avversario molto forte. Proveremo a mettere i bastoni tra le ruote ai campioni d’Italia in carica. Dovremo fare una partita gagliarda, senza farci sovrastare dalla pressione nei momenti buoni della Sir, ad esempio dopo qualche ace di Leon. Nei vari set sarebbe importante arrivare intorno al 20 pari, visto che poi il gap tecnico tra noi e loro si assottiglierebbe ulteriormente. Per noi sarà fondamentale battere molto bene e giocare con il cuore, quello che abbiamo messo in campo domenica scorsa a Monza”.
Una sfida che l’ha visto protagonista…
“Mi sento molto bene sia a livello mentale che fisico. Contro la Vero Volley che ha pagato dazio a qualche infortunio dato che mancava Buchegger e Yosifov si è fatto male nel primo parziale, direi che è stata la classica partita di inizio campionato. Non abbiamo giocato benissimo, ma siamo stati bravi a rientrare in un paio di set nei momenti più delicati, quando sono venute fuori le nostre individualità. Faccio parte di una squadra forte e profonda, in cui c’è un bel mix di giovani e veterani e questo lo scorso anno si è rivelato un valore aggiunto. Era importante vincere anche perché ora ci aspetta un calendario difficile”.
E’ rimasto sorpreso dalla sconfitta di Perugia in Supercoppa?
“Sì, mi ha sorpreso. Pensavo che come minimo Perugia sarebbe riuscita ad arrivare in finale. Attenzione, quando si cambia molto, però, le sorprese soprattutto nella prima parte di stagione sono all’ordine del giorno, ma sono altrettanto convinto che i valori degli umbri alla lunga verranno fuori. La concorrenza si è rafforzata parecchio ma considero Perugia la favorita principale di questa Superlega. Dalla sua avrà maggiore consapevolezza nei propri mezzi per via di quanto successo lo scorso anno. In più si è mossa bene sul mercato. Sono andati via giocatori importanti ma, tra gli altri, è arrivato Leon e non solo”.
A proposito di nuovi acquisti, che idea si è fatto del momento che attraversa Lanza?
“Non penso stia giocando male. E’ un giocatore che dà grande equilibrio ed è bravo in più aspetti del gioco. Non deve fare per forza sempre 20 punti a partita. Può fare meglio e lo sa anche lui ma è un ragazzo intelligente ed ambizioso che va aspettato. E poi aggiungo anche un’altra cosa. Per la prima volta si trova a giocare lontano da Trento. Bisogna anche considerare che per tanti anni ha sempre giocato spesso sia nel club che in nazionale con un unico palleggiatore, Giannelli. Ci vuole tempo per adattarsi a nuovi meccanismi”
Ed il reparto centrali di Perugia come lo giudica?
“Su Podrascanin si è detto tutto. Ricci è completo, molto bravo a muro ma ho visto che sta andando bene anche in attacco. Galassi, invece, può essere il futuro della nazionale italiana. Lo conosco bene dato che l’ho visto crescere ai tempi in cui giocavo a Trento”.
Per lei sabato sarà una sfida particolare. C’è un ricordo che più di altri la lega a Perugia?
“Premetto che sono stati due anni intensi. Tra i tanti momenti belli, mi viene in mente quando nel mio primo anno, da sfavoriti eliminammo la Lube in semifinale dei playoff scudetto. Forse all’epoca non ci rendemmo conto di quanto riuscimmo a fare, ma scrivemmo comunque una bella pagina di storia di una società che poi è cresciuta progressivamente tanto da vincere tutto nell’ultima stagione”.
(Fonte: Corriere dell’Umbria)