Di Redazione
Le giocatrici dell’Igor Novara saranno presentate al pubblico, presso il Teatro Coccia, questa sera alle ore 19. Il patron Fabio Leonardi accoglierà dirigenti, staff tecnico, giocatrici e tanti ospiti. La Stampa Novara riporta, nell’edizione odierna, la sua intervista.
Ha le idee chiare sul futuro, frutto di un’attenta analisi di ciò che non ha funzionato nel passato. Un mondiale che ha parlato molto di Igor Novara. Sorpresa o conferma?
«Una piacevole sorpresa. Nessuno si sarebbe aspettato di vedere le azzurre in finale. Sono assolutamente contento. Chirichella ed Egonu mi hanno sorpreso per la straordinaria continuità di rendimento. Egonu è stata la stella di questo mondiale, non dimentichiamo che ha appena 19 anni».
I risultati della sua squadra nella scorsa stagione non sono stati all’altezza delle attese. Quest’anno siete pronti al riscatto?
«Non parlo di riscatto. Penso che i risultati della scorsa stagione siano dipesi in gran parte dalla sconfitta casalinga contro il Galatasaray. Abbiamo fatto fatica a superare quel momento, ci ha portato a finire la stagione senza riuscire ad avere più la giusta lucidità ed il giusto cinismo. Quest’anno si comincia per raggiungere tutti e quattro gli obiettivi, Champions League compresa».
Imoco Conegliano, Savino Del Bene Scandicci e Igor Novara. Sono le tre favorite, citate in ordine di potenzialità dei roster. È d’accordo?
«Metto tutte e tre sullo stesso livello anche se considero Imoco ed Igor più avvantaggiate, per il semplice fatto di avere un’abitudine maggiore nel giocare le partite che contano. A livello di esperienza, invece, soprattutto se parliamo di staff tecnico, sono convinto che la Igor abbia qualcosa in più rispetto a tutte le altre».
Siamo ai nastri di partenza di una stagione molto compressa e che è anche la più esosa per gli investimenti effettuati dalle società top player. Poco spazio fra un match e l’altro, tanti soldi investiti: per quanto è ancora sostenibile una situazione del genere?
«Alla luce del mondiale appena concluso in Giappone, posso affermare che al momento abbiamo sicuramente più potere contrattuale rispetto a qualche mese fa. Oggi possiamo mettere sul piatto un grande consenso e ciò si traduce nel poter pretendere maggior visibilità. Novara è poi una piazza alquanto particolare. Intendo dire che gli sponsor, in realtà, sostengono il progetto che combina quello sociale a quello sportivo. E lo sostengono a prescindere dai risultati ottenuti. Ad oggi non abbiamo nemmeno una sponsorizzazione legata al risultato».
Piccinini ha dichiarato che a fine stagione chiude la carriera. Cosa le chiede affinché non getti la spugna prima del tempo?
«Lei vuole fare un grande campionato, vuole vincere. È molto carica. Non vuole più parlare dell’addio, bensì di quello che dovremo fare per vincere da qui a maggio. Le faccio i complimenti per l’impegno che ci sta mettendo».
(Fonte: La Stampa Novara)