Di Dania Tuccillo
Sono passati due giorni da quando Giada Benazzi e Sara Breidenbach hanno conquistato il titolo al Campionato Italiano Assoluto di beach volley.
Due giorni di festeggiamenti per la coppia italiana, due giorni in cui Giada ha realizzato che dieci anni di sacrifici hanno fruttato un grande successo, come dichiara a Il Resto del Carlino Bologna:
“Questo successo me lo godo proprio”, è tornata da Caorle, dove si è svolto il torneo, a Cesenatico, dove vive, alle 3 di mattina “E alle 7.30 ero ad aprire la filiale dell’immobiliare per cui lavoro”. E la stanchezza non si è fatta sentire, ha prevalso il senso di rivincita sul destino: Giada Benazzi, infatti, nel 2012 ebbe un brutto incidente a causa del quale le furono ricostruite tibia e caviglia.
La baby prodigio, che ha esordito in B2 a 14 anni e che già nel 2009 si trovava a Conegliano in serie A, rischiava di perdere tutto, di perdere una carriera in ascesa. Ha dovuto seguire un percorso che le consentisse di non esagerare troppo, si divideva tra B2 e un progetto di beach volley che l’aveva coinvolta anche a livello nazionale:
“Poi ne sono uscita. Ho sempre continuato, ma non ero soddisfatta, un anno fa ho iniziato questo progetto con Sara. Lei sta a Milano, io a Cesenatico, abbiamo fatto tanto lavoro individuale, tanti sacrifici, ci siamo viste per
allenarci insieme qualche volta, dopo il Covid abbiamo lavorato insieme tre giorni prima di partire per Caorle. Ma in campo è venuta fuori la nostra fame, la voglia di coronare i nostri sacrifici e la nostra sofferenza”.
E ora?
“Inizio l’indoor, giocherò a Porto San Giorgio in B per la terza stagione”.