Di Redazione
Sono Italia, Brasile, Cina, Russia, Serbia e Usa le prime sei qualificate al torneo olimpico del prossimo anno di Tokyo oltre ovviamente al Giappone, iscritto di diritto; rimandate Polonia, Turchia e Corea del Sud.
GIRONE A (Wroclaw) – Ci aveva creduto e sperato davvero il pubblico dell’Hala Orbita che dopo un primo set eccellente della Polonia aveva davvero cullato il sogno di fermare la Serbia campione del mondo. Ma le cose dal secondo set in poi sono cambiate radicalmente; assestata la ricezione Terzic ha portato la squadra a un altro livello di gioco esplodendo tutta la potenza di Boskovic che pur con i soliti errori ha chiuso con 27 punti; altrettanti per la Smarzek che però non ha trovato manforte nelle compagne in attacco, molto più imprecise rispetto alle serbe. La Serbia vince 3-1 (21-25, 25-23, 25-16, 25-23) una partita decisa da pochi dettagli in particolare nel quarto e ultimo set. Resta il fatto che recuperare la partita in un ambiente avversario come quello polacco un set di svantaggio resta una grande impresa. La Thailandia si toglie la soddisfazione di una bella vittoria nella gara ormai inutile del girone battendo 3-1 Porto Rico (21-25, 25-20, 25-20, 25-18).
GIRONE B (Ningbo) – Come prevedibile la Cina chiude immediatamente i conti e stacca il suo biglietto per Tokyo infliggendo un secco 3-0 alla Turchia di Giovanni Caprara (25-18, 25-12, 25-18). Non sarebbe stato facile comunque per la Turchia e senza la Ismailoglu è stato ancora più difficile ma in tutta onestà non c’è stata partita contro la Cina che ha immediatamente messo le basi per una solida vittoria e ha chiuso senza alcuna incertezza: la Cina non cambia una virgola di una squadra che gioca a memoria e che porta nuovamente in auge Zhu Ting (20 punti). A Guidetti va dato atto di averle tentate tutte per rimettere in sesto le sue giocatrici ma non è stato decisamente un buon match. Lo stesso Guidetti nelle dichiarazioni lo sottolinea: “La Cina è su un altro livello ma mi è dispiaciuto vedere la squadra esprimersi così male in una partita comunque decisiva. La nostra è una squadra giovane che evidentemente deve ancora maturare”. La Germania riscatta le prime due sconfitte battendo la Repubblica Ceca 3-0 (25-18, 25-22, 25-16).
GIRONE C (Bossier City) – Gli USA non fanno sconti e dopo aver rischiato grosso contro la Bulgaria battono 3-0 l’Argentina. Era una partita che le americane non potevano permettersi di perdere perché comunque la Bulgaria aveva fatto pienamente il suo battendo il Kazakhstan nella sua ultima partita. E gli Stati Uniti hanno chiuso in modo adeguato e in crescendo (25-23, 25-17, 25-13). Jordan Thompson miglior realizzatrice con 16 punti, ma ancora una volta a impressionare è Haleigh Wasghington, sempre più a suo agio in un ruolo di leader nonostante la giovane età. Vittoria in tre set, molto comoda (25-14, 25-16, 25-16), anche per la Bulgaria sul Kazakhstan.
GIRONE D (Kaliningrad) – Vince la Russia ma la vera sorpresa è la Corea del Sud di Stefano Laverini che si diverte a mettere pepe sulla sfida con una condotta spregiudicata che mette più volte in difficoltà le padrone di casa. La Russia parte male, contratta e incostante: la Corea è splendidamente compatta e ruota per i primi due set intorno Yeon Koung Kim (17 palloni a terra nei primi due set) facendo vedere le streghe alla ricezione avversaria anche dal servizio. Non appena un paio di statistiche della Corea iniziano a flettersi la Russia rialza la testa e finisce per prendere il sopravvento dopo uno straordinario quarto set. Vittoria al quinto (21-25, 20-25, 25-22, 25-16, 15-11) per la squadra di Goncharova (top scorer di squadra con 20 punti, addirittura 25 per la Kim) che trova le Olimpiadi mentre alla Corea vanno solo i complimenti.