Di Redazione
Così fa davvero male. In terra messicana l’Italia sfiora la medaglia d’oro nei Campionati Mondiali Under 20 femminili e se la vede sfuggire per due volte dalle mani: sul tetto del mondo, per la prima volta nella sua storia, sale uno straordinario Giappone, che fa innamorare gli appassionati di tutto il pianeta. Ma alle azzurre, in vantaggio prima di due set e poi addirittura 10-6 nel tie break, restano tantissimi rimpianti per quello che sarebbe potuto essere il secondo titolo di sempre.
La squadra di Massimo Bellano è stata a lungo protagonista di una grande prova di carattere e concentrazione, rimontando dall’1-6 iniziale nel primo set e difendendo con le unghie e con i denti il vantaggio nel secondo. Poi qualcosa si è inceppato soprattutto in ricezione, dove sono arrivati i break giapponesi nel terzo (13-17) e nel quarto set (15-19). Al quinto l’Italia sembrava aver ripreso in mano la partita con l’ingresso di Alice Tanase e i servizi di Kone ed Enweonwu, ma non è bastato: fatali i troppi errori nel finale, quando il vantaggio pareva ormai rassicurante.
La netta supremazia a muro, con 16 vincenti contro 8, non è stata sufficiente contro un Giappone impressionante per l’intensità difensiva, ma anche per l’efficacia al servizio e la precisione in attacco: Mayu Ishikawa (18 punti) vera trascinatrice in tutti i fondamentali, insieme alla palleggiatrice Tsukasa Nakagawa e ad una Haruna Soga poco appariscente ma dai numeri fantastici (65% in attacco!).
L’Italia, trascinata ancora da una strepitosa Fatim Kone (18 punti con 3 muri e 3 ace), ha sofferto a lungo andare in attacco: Terry Enweonwu (16 punti) è un po’ calata nel finale, Marina Lubian non ha gestito bene i palloni decisivi e Alessia Populini, pur indispensabile per grinta e leadership, si è fermata al 30% di efficacia. Il problema vero si è verificato però in seconda linea, quando sono saltati gli equilibri assicurati nei primi due set da Loveth Omoruyi, protagonista di un torneo straordinario per una ragazza del 2002.
Concentrarsi sulla sconfitta in finale è comunque ingeneroso: le prestazioni della squadra azzurra, in cui hanno brillato anche Rachele Morello e il libero Sara Panetoni, sono state di altissimo livello per tutta la durata della rassegna mondiale, e la semifinale con la Turchia rimarrà a lungo negli occhi dei tifosi azzurri. La medaglia d’argento conquistata da questo gruppo (già campione d’Europa Under 19) ha un valore enorme per il volley italiano, che si conferma ancora una volta al top a livello globale, e fa ben sperare i molti club di serie A che hanno dato fiducia alle azzurrine in vista della prossima stagione.
1° SET – Avvio da incubo per le azzurre, che soffrono gli attacchi di Ishikawa e vanno sotto 1-6, costringendo subito Bellano al primo time out. A dare la svolta è uno scambio lunghissimo vinto dall’Italia con una serie di grandi difese (5-9); le giapponesi perdono fiducia e regalano 4 errori, a cui si aggiungono i punti di Kone per il break azzurro (11-9). Si lotta punto a punto: il Giappone torna avanti con l’ace di Yamada (15-16) e prova anche a scappare di nuovo (16-18), ma viene raggiunto da Populini. Nella volata finale è Enweonwu a firmare la fuga decisiva (23-21): Kone si procura due set point e l’errore al servizio di Miyabe vale il 25-23.
2° SET – L’Italia riparte sulle ali dell’entusiasmo e del servizio di Enweonwu, che con due ace regala l’immediato 5-1. Le azzurre alzano il muro con Lubian (6-2) e Populini (10-5) impedendo al Giappone di rientrare. Omoruyi e Lubian (16-11) tengono saldamente avanti le azzurre e sul nuovo muro vincente della centrale (21-15) il set sembra in ghiaccio. Invece, sul più bello, gli attacchi di Ishikawa e due errori di Omoruyi e Populini rimettono in corsa il Giappone (22-21). Per fortuna Yamada sbaglia la battuta e a seguire Populini firma il muro vincente del 24-21; l’errore di Soga permette all’Italia di trasformare subito il set point.
3° SET – La reazione del Giappone arriva sotto forma di una serie di difese straordinarie, che permettono a Hirayama e Nishikawa di siglare il break (2-5). Bellano ferma il gioco ma l’Italia non riesce a colmare il gap, pur andando a un passo dalla rimonta con le battute di Enweonwu (10-11) e Lubian (13-14). Sempre dai nove metri Hirayama porta il Giappone al massimo vantaggio con due ace (13-17), ma i muri di Kone ed Enweonwu e le difese da urlo di Panetoni permettono all’Italia di accorciare (16-17). Altro break nipponico (16-20) e altra rimonta azzurra, stavolta con la neoentrata Battista che firma l’ace del 18-20. Non basta: Yamada tiene avanti le sue (19-22), Ishikawa si procura 4 set point e il muro di Araki riapre la gara.
4° SET – L’Italia fa valere la sua supremazia a muro in avvio (4-2), ma il Giappone resta in scia e alla prima occasione pareggia (6-6). Nakagawa e compagne danno spettacolo in difesa, Lubian però non perdona e firma l’ace dell’11-9. Dall’altra parte si scatena Ishikawa con tre punti consecutivi (13-14) ed è sul suo servizio che arriva il break giapponese: due ace per il 15-19. Le azzurre non riescono a rientrare (17-21) e ancora Ishikawa allunga per il 18-23. Malual sbaglia la battuta concedendo il set point, trasformato da Soga (19-25).
5° SET – Le azzurre schierano Tanase dall’inizio e tornano a spingere al servizio con Kone (2-0) ed Enweonwu (4-1). Tanase tiene avanti l’Italia (6-3) che arriva al cambio di campo sull’8-5. La battuta di Kone permette alla stessa Tanase di siglare il massimo vantaggio (10-6), ma l’errore di Lubian e un fallo in palleggio assai dubbio fischiato a Morello valgono il 10-9. Malgrado il time out chiamato da Bellano, il Giappone completa la rimonta sul servizio di Nishimura: 10-11 e tutto da rifare. Un altro ace di Enweonwu riporta avanti le azzurre (12-11), ma Soga ribalta ancora la situazione (12-13). Dopo il time out, il muro di Ishikawa su Lubian procura al Giappone due match point e un’altra palla non sfruttata dalla centrale chiude la contesa (12-15).
Italia-Giappone 2-3 (25-23, 25-21, 20-25, 19-25, 12-15)
Italia: Enweonwu 16, Battista 1, Squarcini ne, Lubian 15, Kone 18, Malual, Populini 12, Panetoni (L), Omoruyi 9, Scola, Tanase 7, Morello 2. All. Bellano.
Giappone: Nakagawa M. 1, Yamada 12, Ishikawa 18, Hirayama 10, Nishikawa 12, Soga 18, Miyabe 3, Araki, Nishimura 1, Misuzugi (L), Sonoda, Nakagawa T. 3. All. Ahira.
Arbitri: Perez Perez (Cuba) e Duran Guzman (Messico).