Di Redazione
Dritti alla finale, senza perdere neppure una partita e regolando con un bel 3-1 anche la temuta Russia. Un cammino da record quello dell’Italia ai Campionati Mondiali Under 21 maschili, che nel peggiore dei casi porterà gli azzurri a eguagliare il miglior piazzamento ottenuto nella storia: il secondo posto centrato per ben tre volte (1985, 1991 e 1993). Ma si sa, l’appetito vien mangiando…
In semifinale, per la prima volta nella competizione, l’Italia deve rimontare un set, perso ai vantaggi (24-26). La squadra di Monica Cresta però non si lascia intimorire e porta a casa con autorità il secondo parziale (25-19). Poi gli azzurri vincono di misura terzo e quarto (25-22, 25-21), dimostrando di avere qualcosa in più degli avversari in una partita comunque equilibratissima: 7 ace a testa, 12 muri a 11. Il capitano Francesco Recine (3 servizi vincenti), Kristian Gamba (50% in attacco) e Daniele Lavia sono ancora protagonisti, ma non sono da meno la regia di Lorenzo Sperotto e le difese di Filippo Federici.
“I ragazzi lo meritano – commenta fiera la CT italiana – la medaglia d’oro è qualcosa a cui miriamo da sempre, perché questo momento può anche capitare una volta sola in tutta una vita“. Pragmatico Francesco Recine: “La Russia è molto forte in attacco, ma anche al servizio e in battuta, perciò è stato ancora più difficile batterla. Domani giocheremo da squadra, come abbiamo sempre fatto“.
Ancora da definire l’avversaria dell’Italia in finale: si stanno sfidando in questo momento Brasile e Iran, entrambe già affrontate e battute dagli azzurri. La gara decisiva per l’oro si giocherà domani sera, sabato 27 luglio, alle 18 italiane.
Italia-Russia 3-1 (24-26, 25-19, 25-22, 25-21)
Italia: Gardini ne, Cortesia 5, Zonta, Motzo 1, Federici (L), Recine 18, Mosca 6, Gargiulo 2, Cantagalli ne, Gamba 15, Sperotto 5, Lavia 15. All. Cresta.
Russia: Kuznetcov 8, Dikarev 7, Zakhvatenkov 3, Melnikov, Abaev 3, Sidenko, Tetyukhin 10, Sapozhkov 29, Krechetov, Golubev (L), Volodin (L) ne, Pivovarov ne. All. Nozdrin.
Arbitri: Heckford (GB) e Beal (Brasile).