Di Redazione
Simone Lee ha scelto il Giappone: la giovane giocatrice americana che lo scorso anno abbiamo visto vincere il titolo all’Imoco Conegliano non appena lasciata l’università, ha raccolto la grande sfida rappresentata dalla JLeague: per lei un contratto sontuoso e parecchie responsabilità come unica straniera in una squadra che si è attrezzata con giocatrici di grande livello come Wakaba Sugihara e Kaori Mabashi. Simone, che la scorsa stagione era in Turchia al Beylikduzu di Istanbul, c’erano diverse opportunità di mercato anche in Italia. Ma l’offerta del Kurobe AquaFairies era di quelle che non si possono rifiutare.
Colonna della nuova nazionale americana di Karch Kiraly, Simone si era distinta in NCAA per la sua incredibile reddittività a punti: ben 506 in trentasei partite con la maglia di Penn State, il quarto miglior risultato di sempre nel campionato universitario americano. La sua maturazione in Europa è stata più problematica del previsto anche per via di qualche acciacco: ma l’arrivo in JLeague promette di essere per lei un vero esame di maturità. Laureata a pieni voti in giornalismo, Simone si è detta entusiasta: “Affronto un campionato difficile e una realtà per me completamente nuova che mi entusiasma. Sono grata al Kurobe per la grande opportunità che mi offre”.
Il Kurobe, squadra ricchissima nella quale in passato ha giocato anche Freya Albrecht, aveva chiuso la scorsa stagione con un pessimo quinto posto nella Eastern Conference, due sole vittorie e diciotto sconfitte, restando fuori dal Winners Stage.
(Fonte: Kurobe-aqua.jp)
