Di Roberto Zucca
Con Tiziano Andreatta ha costituito una delle coppie più interessanti coppie del panorama del beach volley italiano. Ed ora si appresta a calcare le scene internazionali in una cavalcata che porta ad un sogno, ovvero le Olimpiadi di Tokyo. Andrea Abbiati è molto di più di un beacher alla ricerca di uno spazio tra i migliori della sua disciplina. E la prova europea è il banco da cui partirà verso un volo che, comunque vada, porta tante soddisfazioni per il percorso fatto finora.
“Il tour europeo sarà una bella sfida. Partiamo dalle qualifiche del 5 stelle a Gstaad, un torneo che ricordo per la bellissima vittoria contro Alison-André dello scorso anno, per poi spostarci ad Espinho in un altro 5 stelle, dove saremo invece in tabellone. Successivamente saremo a Vienna sempre in qualifica e poi finalmente ci sposteremo in Russia dove ci attende il campionato europeo”.
Quando ha saputo della qualificazione ai Campionati Europei quale è stata la sua reazione?
“Ero felice. Enormemente. Quando si partecipa a competizioni nelle quali militano le coppie più forti d’Europa non puoi che essere soddisfatto. Della strada che hai compiuto, del percorso che hai seguito e soprattutto del fatto che i tanti sacrifici vengano finalmente ripagati”.
Abbiati, cosa significa sacrificio nel mondo del beach volley?
“Significa perdere molti momenti di svago per andare ad allenarsi. Non mi lamento, per carità, però non vivo da parecchi anni un’estate in cui ho la libertà di fare tardi nel weekend o di uscire a bere una birra con gli amici dopo la spiaggia. Se vuoi essere sul campo la mattina dopo alle 8 del mattino, sono tante le rinunce. In inverno ho la scuola e la sera gli allenamenti, per me e per i ragazzi che alleno”.
Sacrifici anche economici. Rispetto alle altre coppie italiane il vostro lavoro è stato più in salita?
“C’è stata una volontà da parte di tutti di spingere sull’anno in corso e puntare al traguardo olimpico. Ci sono aziende, come la Inox Plus, che su di noi hanno investito molto, diventando parte di una tribù che ci segue ovunque andiamo. Ti senti responsabile e cerchi di lavorare anche per loro. In Italia non è facile proiettarsi a livello europeo se non decidi di fare uno sforzo economico in tal senso”.
Il profilo di Abbiati in poche righe: insegnante, introverso, combattivo.
“Insegno al liceo Enrico Fermi a Milano da qualche anno e oltre ad essere un mestiere che mi ha dato molto è una professione che amo. Ho iniziato ad insegnare nelle scuole subito dopo Scienze Motorie e ho capito che quella sarebbe stata la mia professione”.
Sul carattere, quanto è vero quello che ho scritto?
“In parte. Sono una persona solitaria, non sono quello che alle tappe o nelle occasioni sportive vedrà mai al centro dell’attenzione. Tendenzialmente sono una persona riflessiva, che ama stare con le poche persone fidate di cui si circonda. La mia famiglia, la mia ragazza, qualche amico”.
E Tiziano…
“Un rapporto nato qualche anno fa. Per me è come un fratello. Siamo nati in questa disciplina assieme e siamo cresciuti assieme, sportivamente e non. Inutile dire che una disciplina come il beach, vissuta così intensamente, lega inequivocabilmente due persone”.
Le fa piacere se le dico che la vostra coppia da fuori trasmette molta solidità?
“Mi fa piacere e lo confermo. Ho capito subito che con Tiziano sarebbe stato un legame professionale a lungo termine. Ci siamo trovati dal primo giorno. E direi che abbiamo dimostrato di poter essere solidi sul campo da gioco. Ovvero reagire ai momenti no delle gare e risalire la china”.
Il Campionato Italiano se lo aspettava così competitivo?
“Beh si. Con il ritorno della coppia degli Ingrosso e con Bonifazi-Manni ci aspettavamo partite di alto livello. Oserei dire di livello europeo. La qualità si vede e ne beneficia tutto il torneo”.
Vi rivedremo a Caorle per le finali?
“Assolutamente sì!”.
Cosa si aspetta invece dalle varie tappe europee?
“Risultati. Con Luca La Rosa, il nostro allenatore, e Luca Zago, il preparatore fisico, abbiamo impostato un lavoro che ci permetterà di intensificare la stagione. Vedremo dove riusciremo ad arrivare”.