Berlino sulle montagne russe: domina, crolla e vince al quinto set a Friedrichshafen

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Di Redazione

Il Berlin Recycling Volley si conferma campione di Germania andando a vincere al termine di una gara incertissima sul campo del Friedrichshafen la gara decisiva per il titolo: finisce 2-3 (17-25, 21-25, 25-19, 25-23, 14-16).

Il Berlin Recycling Volley si conferma campione di Germania andando a vincere al termine di una gara incertissima sul campo del Friedrichshafen la gara decisiva per il titolo: finisce 2-3 (17-25, 21-25, 25-19, 25-23, 14-16).

È stata una finale nella quale è davvero accaduto di tutto: in una ZF Arena gremita all’inverosimile e con uno sparuto gruppo di tifosi giunto dalla capitale, il Friedrichshafen diventa carne da macello nel corso dei primi due set, dominati dalle offensive di Patch e di Jendryk (fuori Kyle Russell) con Sossneheimer e Protopsapsaltis sempre costantemente indeboliti dal muro anche per via di una ricezione ballerina dei padroni di casa che impedisce un gioco davvero efficace. Poi, trascinato dal pubblico, il Friedrichshafen si rialza e le percentuali si ribaltano: terzo set dominato dagli azzurri, quarto set vinto nonostante qualche errore con caparbietà. Si va ancora una volta al tie break come in gara #2 e qui sale in cattedra Patch che diventa addirittura devastante: saranno 29 i punti dell’americano (57%9 che si prende la responsabilità di mettere sul campo avversario tutti i palloni più pesanti dimostrandosi fresco e lucido anche dopo quasi due ore di gara. Nonostante una ricezione oltremodo faticosa Berlino vince grazie soprattutto al muro (14-6, quattro muri a testa per Grankin e Jendryk).

Prosegue così dominio nel lungo periodo del Berlin RV che conquista il suo quarto titolo consecutivo, il settimo nelle ultime otto stagioni: tutte le finali – tranne una – sono state vinte proprio contro il Friedrichshafen. Probabilmente è stata anche l’ultima partita da protagonista per Benjamin Patch che sembra aver già trovato un accordo per trasferirsi in Brasile con il Funvic Taubaté che si è appena laureato campione nazionale, e per Grankin che ha diverse offerte in Turchia e in Italia ma sembra deciso a tornare a giocare in Russia. Anche per Vital Heynen è stata l’ultima panchina con il F’Shafen: già da alcune settimane il tecnico belga aveva confermato la sua intenzione di accettare altre offerte.

Il Berlino festeggia in una ZF Arena deserta e malinconica il suo decimo scudetto, forse il più difficile in assoluto della sua storia.

(Fonte: Volleyball-bundesliga.de)

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