Di Eugenio Peralta
Sokolov sul podio con i suoi bambini, Simon e Marchisio che si “sfidano” a pugni sul petto, Bruno che lancia una danza latina: ha tanti volti e tante voci la vittoria della Lube. Il palleggiatore brasiliano è tra i primi a sottoporsi al fuoco di fila di domande dei cronisti: “Questa squadra ha un cuore enorme e lo ha dimostrato in tutti i momenti. Anche quando ha perso, anche in Coppa Italia e al Mondiale. Non ci siamo mai arresi, un bravo davvero a tutti. Godiamocela oggi perché da domani pensiamo a un altro sogno“.
Robertlandy Simon quasi non ci crede: “Non so spiegare neanch’io quanto è bello. Siamo arrivati in un palazzetto in cui avevamo perso due volte per 3-0 e ci siamo ritrovati ancora sotto di due set… eppure nel terzo siamo entrati in campo convinti di poterla riprendere. All’inizio del quinto ho detto ai ragazzi: dobbiamo solo giocare come squadra, siamo una famiglia, ce lo meritiamo. Mancano 10 minuti di partita e dobbiamo lasciare il cuore qua dentro. Loro l’hanno fatto, è stato bellissimo“.
Il protagonista più atteso è forse Enrico Diamantini, entrato dal secondo set al posto di Cester: “Non importa chi gioca, siamo un gruppo di 13-14 giocatori e ognuno può dare una mano. Prima di questa partita sapevamo che avremmo dovuto dare tutto, e ci abbiamo creduto sempre, anche quando nel primo set lo svantaggio era enorme. Un’emozione indescrivibile“.
Per Fefè De Giorgi il trionfo da subentrato è particolarmente sentito: “Sono felicissimo perché siamo tornati a vincere, ma anche perché a dicembre ho fatto una scelta importante, convinto com’ero che sarebbe stato possibile giocarsela in tutte le competizioni. I ragazzi oggi sono stati incredibili, perché rialzarsi dallo 0-2 qui a Perugia non è facile. Però devo dire che ha inciso anche il tanto lavoro fatto in questi mesi per migliorarci“.
