Di Redazione
Andrea Cova, verbanese, ex giocatore, esperto tecnico della nostra pallavolo, rivive e racconta la stagione della prima squadra di Vega Occhiali Rosaltiora in Serie C, quella categoria così meritatamente centrata la scorsa stagione dopo una cavalcata di grande valore e mantenuta in maniera comunque brillante.
In Rosaltiora da oltre un decennio Cova ha effettivamente legato la sua opera a quella del sodalizio lacuale de quale oltre a guidare la prima squadra ne è direttore tecnico ed ‘autore’ del progetto di lavoro iniziato sul settore giovanile.
“La stagione è stata più che positiva e sotto ogni aspetto – spiega – intanto era la prima annata assoluta di questo club nella massima categoria regionale e molto delle ragazze giocavano in C per la prima volta.
Ragazze che si sono trovate a dover salire un gradino impegnativo dopo il successo dello scorso anno.
La differenza di livello tra la D e la C si è fatta sentire in particolare perché siamo stati inseriti in un girone altamente competitivo soprattutto nella media classifica.
Da subito però la consapevolezza che le nostre doti fossero adeguate per fare bene anche nel campionato di categoria superiore c’erano ed erano fondate”.
Una salvezza arrivata con un settimo posto che avrebbe permesso a Rosaltiora di mantenere tranquillamente la categoria senza passare dalla post season anche qualora fosse stata mantenuta la classifica con tre squadre ‘condannate’ al purgatorio del play out, una stagione che va vista anche come opportunità di grande crescita.
“Si ed il girone impegnativo tecnicamente (basti pensare che Ovada sta giocando i play out dopo aver totalizzato 29 punti, 10 in più della formazione finita ai play out del girone B; ndr) ed anche a livello chilometrico ci ha permesso di formarci in senso positivo e di chiudere positivamente, è stato quasi un bene giocare in questo girone: sono contento perché si è vista la crescita di squadra ed anche tante crescite individuali”.
Ci stanno dei grazie: “Certamente, devo dire grazie alla società perché in partenza ha colmato le piccole lacune tecniche che non potevamo ancora colmare attingendo al nostro interno; la squadra era per intero formata da giocatrici nostre tranne Ramona Ghisleni e Sara Caravati che ci hanno dato una grossa mano.
Grazie poi allo staff con Andrea Franzini che è il mio storico vice e grazie ad Andrea Castellan con il quale abbiamo impostato un lavoro di prevenzione degli infortuni che sta dando frutti positivi e poi grazie alle ragazze; una squadra che mi ha seguito ed ha sempre saputo tenere alto il livello di concentrazione anche quando abbiamo avuto un periodo negativo di gioco e risultati”.
L’ultimo pensiero è per il club: “Mi sento di dirlo – confessa – sono fortunato ad allenare in una grande società come Rosaltiora; una società di gente brava e onesta nella quale il rapporto umano conta più di tutto, anche se con oltre 200 tesserate non è sempre facile si cerca di far star bene tutti e di risolvere i piccoli problemi di tutti i giorni sempre in maniera costruttiva.
Ho potuto pensare solamente ad allenare senza pensare ad altro e questo è stato importante”.
(Fonte: comunicato stampa)