Pullman fuori strada in Germania, muore una tifosa di Trento
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Di Redazione
E’ finito in tragedia il viaggio alle Super Finals di Champions League per Cristina Pavanelli, 63 anni, appassionata di pallavolo e grande tifosa dell’Itas Trentino. La donna era a bordo del pullman Flixbus che domenica sera, per cause ancora da accertare, è uscito di strada mentre percorreva l’autostrada 9 che collega Berlino e Monaco di Baviera. L’incidente, che ha causato grande apprensione in Germania, è avvenuto nei pressi di Bad Dürrenberg, non lontano da Lipsia.
Cristina Pavanelli, originaria di Baselga del Bondone (Trento), si era recata nella capitale tedesca per assistere alle finali insieme ai due figli, alla sorella e al fidanzato della figlia, anch’essi rimasti feriti nell’incidente insieme ad altre 70 persone. Per la donna non c’è stato purtroppo nulla da fare, malgrado l’intervento di oltre 50 mezzi di soccorso.
Tra i tanti messaggi di cordoglio per Cristina, molto conosciuta in città, il quotidiano Trentino riporta anche quello del presidente dell’Itas Diego Mosna: “Siamo dispiaciutissimi. Una notizia che ci addolora moltissimo, non la conoscevo personalmente ma i miei collaboratori mi confermano che era una nostra abbonata. La nostra vicinanza va ai figli e alla famiglia per questo lutto“.
"La riconferma di Simone – dice il DS di Pineto Massimo Forese – è stata voluta con decisione dalla società, riconoscendo il lavoro svolto da parte sua e del suo staff"
La Reale Mutua Fenera Chieri ’76 riparte da Ilaria Spirito. È lei la prima conferma per la stagione sportiva 2025/2026, la sua quarta sotto l’Arco e la seconda da capitano.
Acqui Terme avrà dalla sua parte la possibilità di giocare il 1°, il 3° e l’eventuale 5° incontro in casa mentre i potentini avranno il vantaggio del riposo
Molti la conoscono come allenatrice (molto amata) e Direttrice Tecnica del Volley Academy Toscana, altri la ricordano come ex giocatrice che ha anche calcato i campi della Serie A2. Stiamo parlando di Meri Malucchi, donna straordinaria la cui vita è stata stravolta nel maggio 2024 dalla diagnosi di un tumore al cervello. Ma da sportiva quale è, Meri di mollare o arrendersi non ne ha mai voluto sapere.
Dalla scoperta della malattia, la 58enne nativa di Pistoia ha continuato ad occuparsi dell'Academy Toscana, non ha mai smesso di investire sui giovani, ma ha anche lanciato un'operazione sociale per dare supporto a chi come lei sta lottando contro una malattia. Da pallavolista la risposta diretta ad un attacco potente è un muro punto e da qui nasce il Meri Team – Alziamo il muro.
"Ho lanciato un’operazione, ‘Meri Team – Alziamo il muro’, contro la sofferenza, contro la malattia, contro la solitudine: abbiamo registrato il marchio, sono nate le t-shirt. Il caso mi ha portato alla Neurochirurgia di Livorno prima, al Turati poi, ma senza questa esperienza mai avrei conosciuto l’eccellenza di nessuno dei due - ha detto Meri alla collega di QuotidianoNazionale, Linda Meoni -. Vorrei che con ‘Meri Team’ potessimo trovare fondi da destinare a queste realtà. Per la comunità, per chi verrà dopo di me. Vorrei coinvolgere la Lega Pallavolo: oggi è toccato a Meri, a Pistoia, poi a Giovanna, in qualsiasi altra città".
Nei periodi trascorsi in Ospedale e al Centro di riabilitazione Turati di Gavinana il via vai di persone non si è mai fermato, a partire proprio dalle atlete che ha contribuito a lanciare nel volley che conta, passando alle sue ex compagne di squadra e perfino alle sue avversarie e ad altri volti noti e non del mondo della pallavolo. Nell'estate scorsa, Malucchi ha anche ricevuto un abbraccio speciale da parte della figlia di una sua collega allenatrice e cara amica. Questa ragazza risponde al nome di Carlotta Cambi, che ha fatto vivere a Meri un momento indimenticabile, permettendole di indossare la medaglia d'oro conquistata a Parigi.
Foto da Quotidiano Nazionale
Ma la gioia di un incontro che rimarrà nella storia e nella memoria di tutto il personale del Turati non è l'unico sorriso che amici e familiari hanno strappato a Meri. Nella giornata di giovedì 17 aprile a Quarrata è andata in scena una festa di inaugurazione particolare, raccontata dal collega Gianluca Barni su 'La Nazione'. Nella palazzina in cui l'ex giocatrice abita, infatti, la sua famiglia ha fatto realizzare appositamente per lei un ascensore per permetterle di muoversi con più facilità. Questa "cerimonia privata-pubblica scherzosa" è stata organizzata in modo impeccabile dalle sue amiche delle pallavolo: Erika Innocenti, la mente dietro a quanto organizzato, Gianna Mosi, Benedetta Ferrari e Simona Rossetti. Tra abbracci, sorrisi e qualche lacrima di commozione, Meri ha compiuto un altro passo in questa vita che definisce "ricca".
Alla fine di tutto una cosa è certa, Meri il taraflex non lo ha abbandonato e mai lo farà, ma i progetti in cantieri sono comunque molti: "Ho accumulato tanto di quel materiale emotivo, umano e spirituale da poterci scrivere tre libri. E lo farò, ho già iniziato".