Play off B1 femminile, Stefano Condina: “La Chromavis Abo deve e vuole crederci ancora”

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Di Redazione

Un’occasione sfumata in extremis, che lascia un po’ di amaro in bocca per un traguardo che sembrava vicino. Ma i play off sono così, una fucina di emozioni e situazioni a raffica che si susseguono, alternando stati d’animo e contesti. Nulla, però, è perduto, con una gara secca che scioglierà definitivamente il braccio di ferro.

Dopo la sconfitta di misura di ieri (domenica) in un PalaCoim gremito e con tifo e coreografia spettacolari, la Chromavis Abo si prepara alla resa dei conti di mercoledì, quando alle 20,30 sarà di scena a Lecco nella decisiva gara 3 di semifinale contro l’Acciaitubi Picco. Chi vincerà raggiungerà nella finalissima le modenesi dell’Emilbronzo 2000 Montale (dove milita l’ex azzurra Tai Aguero), che hanno chiuso in due sfide (3-1 e 3-2) i conti con le abruzzesi della Di Carlo Spa Altino. Per Offanengo, l’imperativo è resettare dopo la beffa di gara 2, dove la squadra di Leo Barbieri – prima sotto due set a zero – conduceva 9-4 e 10-5 al tie break prima di cedere 13-15. In casa neroverde, a parlare è il direttore sportivo Stefano Condina.

Gara 2 è sfumata per un soffio: il rammarico maggiore risiede nel tie break non chiuso? A tuo avviso, cos’è mancato in quel frangente?Quando perdi 15-13 al tie break una palla fa la differenza. Siamo stati bravi a portare la partita al quinto set recuperando uno svantaggio di due parziali a zero, mentre Lecco è stato altrettanto bravo a non arrendersi anche quando il tie break sembrava indirizzato a favore di Offanengo. Abbiamo perso gara due, ma non c’è tempo per il rammarico: ora pensiamo al terzo atto”.

Nella metà campo della Chromavis Abo, nel complesso non è stata una prova particolarmente brillante in termini di gioco, anche in termini di continuità: quali difficoltà ci sono state?Questi sono i play off. Sei a fine stagione, la brillantezza o il bel gioco non caratterizzano mai le partite in questo periodo. Nonostante tutto, chi è venuto al palazzetto si è divertito con scambi lunghi e grandi difese da una parte e dall’altra. Poi ha vinto Lecco e quindi complimenti a loro, perché si sono meritati la vittoria. Credo che alla fine il campo abbia sempre ragione, ma anche domenica ho applaudito alla fine la mia squadra nonostante la bruciante sconfitta e non mi stancherò mai di ringraziare le mie atlete per quello che stanno facendo in questa lunga stagione”.

Il lato positivo è stato un PalaCoim da categoria superiore con un tifo incredibile. “Un palazzetto stupendo, gremito in ogni posto e con una bellissima coreografia organizzata dai ragazzi della curva. Merito del presidente Pasquale Zaniboni e dei suoi collaboratori di Offanengo che in questi anni hanno saputo coinvolgere e appassionare tantissima gente. La società e il pubblico meritano la categoria superiore, ma sarà il campo a deciderlo: l’importante è non avere rimpianti, lavorare e lottare fino all’ultima palla”.

Smaltire la delusione sarà l’imperativo per guardare alla “bella” con fiducia: credi che esista la possibilità che la squadra possa subire un contraccolpo psicologico per gara 2?Ieri (domenica, ndc) eravamo delusi e arrabbiati, inutile dire il contrario. Ma oggi bisogna guardare a gara 3; Lecco giocherà in casa e avrà questo vantaggio, ma noi dobbiamo e vogliamo crederci. La mia squadra lotterà anche mercoledì, poi chi sarà più forte meriterà la finale”.

(Fonte: comunicato stampa)

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