Di Redazione
Obiettivo salvezza sfiorato per la Roma Volley che dunque saluta la serie A2, al suo primo anno nella seconda categoria nazionale, per approdare nella prossima stagione nella nuova “A3”. Come riportato nell’edizione odierna de “Il Tempo“, coach Mauro Budani è pronto per ripartire con una formazione rimaneggiata…
La stagione della Roma Volley si è appena conclusa con una retrocessione nella nuova categoria chiamata serie A3, ma il tecnico dei giallorossi Mauro Budani, originario di Ostia (ex giocatore di serie A con la MRoma e anche ottimo beacher) sembra già pronto per ripartire. Dopo gli exploit degli anni passati con la promozione prima in serie B poi in A2, la squadra romana non ha raggiunto l’obiettivo della permanenza nella categoria. Budani non nasconde la sua delusione e neanche la sua voglia di riprovarci, per ritrovare in fretta la serie A2.
«Ovviamente la sconfitta con Ortona che ha determinato la nostra retrocessione ancora brucia. La delusione al momento è grande perché ci credevamo, soprattutto dopo gara 2, quando abbiamo dimostrato di potercela giocare contro una squadra abituata a quei livelli».
Cosa ha fatto la differenza nei play off? «In gara 3 loro hanno avuto la capacità di invertire la rotta nei momenti più importanti del match, cosa che a noi non è riuscita. Forse il fattore campo, forse la loro abitudine a gestire quei momenti, forse entrambe le cose. Si sono giocati meglio le loro carte».
Per voi ha influito un calo di tensione? «Eravamo sereni poi non so cosa sia successo. Ci è mancato quel pizzico di esperienza che invece loro hanno dimostrato di avere».
Il bilancio finale? «Nonostante tutto è stata una bella stagione anche se con tante difficoltà iniziali, a partire dagli infortuni di Lasko, il giocatore più importante, e di Bacci, il palleggiatore. Sfido chiunque a non avere la diagonale titolare per tutto il girone di andata!».
In generale è soddisfatto? «Avrei voluto vincere qualche partita di più in trasferta, soffrire un po’ meno fuori casa. Nel nostro palazzetto ci sentivamo più “protetti”, ma in fondo mi sento soddisfatto».
Che succederà adesso? «Ci aspetta la serie A3, una sorta di serie B di elite. Sicuramente il presidente Barani sta già pensando al futuro, ci sederemo attorno ad un tavolo per capire cosa fare».
Lei si sente parte del nuovo progetto? «Credo proprio di sì. A Natale circa si era parlato di cambiare guida tecnica ma poi mi è stato dato il tempo di ritrovare la retta via. Quest’anno anche la società è cresciuta molto. Ora però ci sarà da capire insieme cosa migliorare e riorganizzare. L’importante è cominciare subito per pianificare il futuro e ripartire al meglio».
L’organico resterà lo stesso? «Temo di no. Verosimilmente Lasko e Paolucci smetteranno, è la voce che serpeggia, quindi bisognerà intervenire sul mercato».
Obiettivo del prossimo anno? «Tornare subito nella categoria che ci spetta, la serie A2».