Di Roberto Zucca
Perugia. Il campo ha scelto proprio la Sir Safety come la sfidante di Civitanova per la serie di finali nelle quali ci si contenderà il tricolore della stagione 2018-2019. Il prezzo più alto lo paga Modena che esce dal campo sconfitta e delusa, dopo essere stata capace di tenere tra le mani una sorprendente qualificazione, che fino a metà del quarto set sembrava essere nelle sue mani.
Il top:
Bata Atanasijevic. Ha voluto più di chiunque altro che la finale andasse nelle mani di questa Perugia. Più di un gioiello come Leon, che ha tentennato anche ieri prima di buttare in campo un ultimo punto stellare che la dice lunga sul suo essere il pretendente al titolo di miglior giocatore della stagione. Bata ha fatto qualcosa di più. Ci ha creduto anche in un momento in cui nemmeno De Cecco era convinto di poter portare a casa la pelle. Ha spinto sull’acceleratore mettendo in difficoltà la difesa modenese e vincendo un secondo set impossibile da ottenere. Bravi anche Podrascanin e Ricci in grado di irrobustire il centro con nove punti a testa. Non basterà però solo questa Perugia a battere Civitanova. Servirà un Lanza più costante e un Colaci più lucido. I cubani non perdonano e un certo Bruninho la sa lunga in fatto di trofei da vincere.
Il flop:
Modena, la partita l’hai persa tu. Giocando come nel primo e in gran parte del secondo set o come sul finale del terzo, questa partita Modena poteva portarla a casa con un secco e impressionante 0-3. Peccato. Gli alibi sono tanti: dall’infortunio di Bednorz ad un Mazzone non sempre in grado di raggiungere la furia di Holt nelle prestazioni da posto tre. In generale, la considerazione è che il problema di Modena pare quest’anno nella gestione: Velasco è risultato un grande maestro, ma forse è capitato in una classe non conforme al suo metodo. Una classe che spesso andava presa per mano e meno responsabilizzata. Ed è un peccato perché per varietà e nomi, la Modena di quest’anno era davvero bella. Spiace vedere Urnaut e Anzani, pezzi fondamentali di questa stagione gialloblu, terminare i playoff in panchina. Oggi forse qualche sicurezza in più, data magari da questi due umili soldati, sarebbe servita. Un plauso speciale va ad Ivan Zaytsev, che ha giocato la sua stagione incurante di tutto il rumore che sul suo nome il mondo della pallavolo aveva fatto. Se Modena sarà capace di far gravitare dalla stessa parte sia lui che Anderson, allora il prossimo anno potrebbe essere un anno di enorme meraviglia. Viceversa un enorme in bocca al lupo ad ognuno di questi eccellenti giocatori.