Di Redazione
Lunedì 25 Marzo 2019 dalle ore 9.00 alle 10.30, presso la palestra “Mario Mattioli” di Ravenna, si è svolto un torneo di “Sitting Volley”, dedicato alle classi prime della Scuola Media dell’I.C. San Biagio di Ravenna, nell’ambito degli interventi di divulgazione di cultura sportiva avviata, già da qualche anno, dalle Società Sportive ravennati “Pallavolo Alfa Garavini” e “Olimpia Teodora” in collaborazione con gli Istituti Scolastici del territorio.
Trecento sono stati i ragazzi coinvolti nel progetto, ottanta alle finali d’istituto. Hanno partecipato e non solo presenziato: Federico Blanc, Michela Guerra (ex giocatrice di volleyball, attualmente entusiasta atleta della squadra di Sitting Volley “Pianoterra”), Emmy Situma, Roberta Casadei, Valentina Minelli della “Pianoterra”, Mauro Squarzoni dell’Olimpia Teodora.
La manifestazione si è conclusa con una serie di interventi di giocatori e tecnici societari, eseguiti in orario curriculare, in compresenza e collaborazione con gli insegnanti di Educazione Fisica dell’Istituto: prof.ssa Antonella Casadio, prof.ssa Claudia Rossini e prof. Carlo Castelvetro.
Il “Sitting Volley” (Pallavolo giocata da seduti), disciplina sportiva adattata alle persone diversamente abili (disciplina para olimpica dal 1980), in pratica si gioca su un campo più piccolo, con la rete bassa e restando tutti seduti.
Negli anni questa disciplina ha aperto il proprio raggio d’azione, tanto che adesso è possibile giocare a Sitting Volley anche per i normodotati: si tratta di una disciplina che va oltre il fisico, non importa l’altezza, l’elevazione, le capacità fisiche, ed oltre alla tipologia di disabilità, conta solamente la tecnica e, soprattutto, la voglia di giocare e di divertirsi con questa disciplina.
In Italia, con l’accordo tra FIPAV e CIP, nel 2013 diventa disciplina sportiva. Per la sua particolarità, il Sitting Volley ha la caratteristica di favorire l’integrazione sociale delle persone con disabilità, dato che può essere praticato senza distinzione da diverse categorie di diversa abilità. Pertanto può essere considerato uno sport “open”, dato che nella stessa squadra possono trovare spazio soggetti normodotati e soggetti diversamente abili.
Le Società Sportive partecipanti al progetto, intendono ringraziare, per la sensibilità e l’interesse dimostrati, la D.S dell’I.C. San Biagio, dott.ssa Nadia Gardini e la sua collaboratrice dott.ssa Annamaria Medri.
(Fonte: comunicato stampa)