Di Roberto Zucca
Il testa a testa continua senza esclusione di colpi. Perugia trascina se stessa e la sua leadership verso il sedicesimo successo in campionato, sconfiggendo Vibo in soli tre set. Le corre dietro Trento, appaiata ad un solo punto, che in trasferta sconfigge Latina e continua a sognare un passo falso della squadra di Sirci. Prosegue anche Civitanova, che batte Monza senza esitazioni rispetto alla Coppa Italia e alla sua sfida di metà settimana, mentre Modena fatica molto per sconfiggere al tie break una Padova che ormai lascia poco spazio a qualsiasi avversaria nella sua tana della Kioene Arena. Bene anche Verona che strapazza in quattro set Siena, apparsa comunque più sicura di sé con i neoacquisti e il cambio panchina, mentre Ravenna conquista l’intera posta in palio a Castellana nell’anticipo del sabato sera.
IL TOP:
Russell l’imperatore di Cisterna. La partita dello schiacciatore trentino porta la bandiera a stelle e strisce a sventolare sempre più in alto nel cielo di Trento. Una partita perfetta per lui conclusasi con 19 punti all’attivo e con una prestazione che lo proietta tra le migliori bande del campionato. Coadiuvato da un grande Giannelli questa sera Trento vince molto facilmente in trasferta in un campo ostico e conferma una squadra senza particolari sbavature in vista della seconda parte del campionato.
Civitanova senza paure. Con uno Stankovic monumentale che conclude da MVP una partita giocata in maniera perfetta sia in attacco che a muro, la Lube rimedia ad una partita di Coppa Italia giocata sempre con Monza in cui ha rischiato più volte di uscire dalla Final Four. Questa gara perfetta le permette di conservare il terzo posto e di attutire all’infortunio di Osmany Juantorena con un ottimo Kovar e un ritrovato Leal.
Urnaut e Zaytsev un punto a testa. Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare. E questa sera Tine e Ivan sono più di un rullo compressore per questa Modena senza Christenson. Il secondo palleggiatore smista bene il gioco, Anzani ne mette dentro 13 ma l’opposto e la banda chiudono i punti che servono per tirare il fiato dopo una settimana ancora troppo difficile. Modena è un cane sciolto, che potrebbe ruggire nel momento giusto o scappare definitivamente dai pretendenti allo scudetto.
Che gioco e che ritmo Ravenna! Rychlicki conclude con 20 punti risultando la valida alternativa al pur ottimo Argenta. Con questo assetto la Consar si porta a casa una gara semplice sulla carta ma giocata comunque con tanto impegno dove è l’opposto a farla da padrone. Con qualche accorgimento tecnico tra cui il riposizionamento di Argenta, Ravenna potrebbe essere una squadra tutt’altro che cuscinetto anche ai play-off scudetto.
Verona e Solè che dritta. Il centrale Calzedonia porta a casa i tre punti, disputando un incontro che a muro con Birarelli partner ha pochi eguali e riesce a contrastare un attacco senese che con Hernandez e Savani ha più volte tentato di guadagnarsi il quinto set. Verona vuole il quarto posto, è un obiettivo dichiarato. Grbic ha il dente avvelenato e la squadra si dimostra compatta nell’ottenere questo obiettivo. Si può.
Padova brava ma non abbastanza. Louati e Torres sono due rocce e Padova davanti a 4000 spettatori urlanti sfiora il miracolo contro Modena. È un peccato inserirla nei flop perché la forza del gruppo è un’arma fortissima della Kioene. Con Randazzo in rientro anche la Kioene potrebbe essere una valida avversaria per le prime della classe in caso di corsa al tricolore.
IL FLOP:
La sfortuna non abbandona Latina. Pur con un bravissimo Stern che gioca una gara contro i suoi ex compagni degna di un ottimo opposto, Latina cede facilmente alla squadra più continuativa del campionato senza Parodi in banda garante di prestazioni di altissimo livello. Stasera Ngapeth e Palacios non fanno la differenza, facendo crollare l’attacco a percentuali ben al di sotto del proprio potenziale. Ripensare a questo assetto se si vuole racimolare qualche punto in più in vista di probabili sfide salvezza.
Monza non c’era. Peccato perché il Vero Volley visto mercoledì in Coppa Italia lasciava pensare che questa sera avrebbe rimediato all’ingiusta sconfitta di mercoledì scorso. Invece l’attacco non funziona come mercoledì e nessun giocatore riesce a sfiorare la doppia cifra. Una partita praticamente non giocata che lascia alcuni dubbi sul fatto che Monza possa garantire quella continuità che spesso ci fa stupire del suo potenziale.
Siena forse c’è speranza. Con l’ennesimo cambio in panchina, Emma Villas mette in difficoltà anche una corazzata come Calzedonia e se fosse stata più coraggiosa il quinto set sarebbe stato alla sua portata. Brilla Savani da buon ex e anche la diagonale impressiona in ripresa. Se solo avesse voglia questa Siena potrebbe puntare alla salvezza. Ma non si capisce se nel lungo cammino, questa squadra giocherà per difetto o per eccesso di zelo.
Vibo potevi poco. Con una Perugia così, il punto o il set diventa un miraggio. Gioca però troppo poco sulle palle che contano. Solo Al Hacdadi si salva. Per il resto troppa timidezza.
Castellana ormai bollita. Rischia di finire tristamente il campionato senza nessuna vittoria. Una cosa che non succedeva da tantissimi anni. Questa squadra è già molto demotivata e giocare partite come quella di sabato in cui ha subito dal primo set il gioco offensivo di Ravenna non aiuta di certo ad arrivare a fine campionato con qualche certezza in più. L’obiettivo più che la vittoria ritorna ad essere quello di racimolare qualche punto. Il penultimo posto sembra comunque già mission impossible.