Di Redazione
Fa sempre effetto entrare nel Tempio del Volley, specialmente per chi ci ha vissuto momenti indimenticabile nel corso della propria carriera. Andrea Gardini, coach dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, è tornato al Pala Panini di Modena per la seconda giornata di Champions League, facendo sudare le cosiddette “sette camicie” alla formazione di Velasco.
Ecco le parole del tecnico ravennate dopo la sconfitta per 3-1.
“Credo che Civitanova sia una squadra mostruosa sotto tanti punti di vista che non ha ancora trovato un ritmo di gioco adatto alle qualità di quel gruppo. Credo che non sia neanche semplice trovare il bandolo di quella matassa. Comunque è una squadra che può vincere il girone direi anche agevolmente. Poi dopo, dietro di noi e Modena, bisogna vedere cosa riusciremo a fare nella partita di ritorno, cosa riusciremo a fare noi in casa nella partita contro la Lube, Modena in casa con Civitanova. Insomma ci sono ancora tante possibilità aperte. È chiaro che Modena e Lube hanno un livello un pochettino più alto, noi per spingerci a quel livello dobbiamo forzare un po’ il nostro gioco e non sempre ci arriviamo. Abbiamo ancora dei margini di crescita”.
Alla domanda su cosa ha rappresentato tornare a Modena ed incontrare Velasco, coach Gardini ha riposto cosi: “Beh affrontare Velasco… noi non giochiamo contro, io sto in panchina da una parte e lui dall’altra (ride, ndr). Mi è piaciuto parlargli stamattina perché è tanto che non ci sentivamo ed è sempre interessante. Tornare a Modena è piacevole perché qui ho vinto tanto, perso tanto, sofferto tanto, ci ho imprecato, mi sono anche fatto male, sono tornato, per cui è un luogo abbastanza casalingo. Mi sento a casa dopo sette anni in Polonia. Tornare è un piacere. Comunque sicuramente è un piacere, poi il palazzetto, la simpatia dei tifosi, le provocazioni, sono cose che mi mancavano e mi fa piacere sentirle. Qui è sempre un piacere!”