Di Roberto Zucca
Era nell’aria natalizia già dalla scorsa settimana. Perugia conclude il girone di andata al primo posto in solitaria, sconfiggendo anche Milano con un netto 3-0. Si salva Trento al tie break dopo una battaglia di tre ore contro una Monza immensa che si arrende al quarto dopo quasi un’ora di gioco e poi soccombe nell’ultimo set. Brava Modena ad uscire da un momento di indecisione, incassando la decima vittoria contro Verona in quattro set, mentre Civitanova ha bisogno solo di tre parziali per uscire vittoriosa dal confronto contro Vibo. Ravenna vince contro una Siena che giochicchia ma non incanta, non riuscendo però ad ottenere l’ottavo posto e l’accesso alla Coppa Italia, che riesce invece a Padova nonostante la sconfitta rimediata a Latina. Vince infine Sora che conquista l’undicesimo posto a spese di Castellana, che conclude il girone di andata con tredici sconfitte consecutive.
IL TOP
Perugia campione d’inverno. Atanasijevic mette sotto l’albero di Sirci altri tre punti, alternandosi con Leon nel ruolo di renna porta doni. Milano sbaglia molto ma Perugia con banda e opposto in forma è difficilmente in affanno durante la gara e liquida la pratica in poco più di un’ora.
Modena vince con incubo Zaytsev. Vittoria in quattro set e sconfitte dimenticate per Velasco e soci. Preoccupa il piccolo infortunio dello Zar sul finale (poi tutto tranquillo), e Pinali non si fa pregare per sostituirlo degnamente. Bednorz rimpiazza Kaliberda e fa tremare la difesa mentre Anzani è una sicurezza a muro. Quarto posto e scontro con la Powervolley in Coppa assicurano spettacolo. Come Urnaut stasera.
Cuba batte Vibo 3-0. La salsa di Juantorena, MVP dell’incontro, Leal e Simon è la protagonista di questa gara. Sokolov fa una comparsata nello show orchestrata dai sudamericani di Civitanova. Per il resto incontro andato secondo i pronostici e Civitanova che si dimostra già galvanizzata dall’arrivo di De Giorgi. Il girone di ritorno sarà come l’oracolo di Delfi.
Trento salva il secondo posto. Super Russell e Kovacevic escono vittoriosi da Monza dopo una gara infinita conclusa dopo le 21. La resistenza è stata la chiave di questa gara, nel quale Giannelli è candidato a fare gli straordinari con gli opposti che non sono oggetto della sua ricerca e non giocano la gara della vita. Trento è la squadra dell’anno assieme a Monza e la gara ha garantito uno spettacolo eccellente. Lo stesso che Trento, continuando così offrirà fino alla fine di una Superlega che fino ad ora la incorona come la regina indiscussa tra le compagini.
Ma chi lo ferma più questo Ngapeth? Swan strabilia tutti, forse persino se stesso e gioca la gara migliore della sua carriera italiana. MVP, 26 punti e vittoria piena per questa Latina che parla sempre di più la lingua della baguette e della Torre Eiffel. Il francese è degno sostituto di un manualistico Parodi che da libero dimostra sempre di più di avere una seconda vita da libero, come quel Papi con cui ha condiviso il campo varie volte.I
Raffaelli non basta a Ravenna. Niente Coppa nonostante una bella gara conclusa al tie break contro una Siena rinvigorita dalla cura Zanini. Bravo Raffaelli che con Saitta mette un punto sulla certezza del bel gioco ravennate, condito dalle belle prestazioni di Rychlicki, solito trascinatore e Poglajen davvero bravo ultimamente. Ravenna piace così e ora punta ai playoff. Superlega permettendo.
Monza merita il top. Esce sconfitta dopo cinque set ma è la squadra che ha regalato le partite più belle della Superlega. Un Palaiper che è un trionfo di emozioni e riempito in ogni ordine di posto si trasforma in un tempio del volley che in Lombardia mancava da tempo. Bravi Orduna, Dzavoronok e Plotnytskyi ma Yosifov, Beretta e Ghafour non sono da meno. The show must go on guys!
Petkovic e quei 31 punti che fanno morale. Sora non può più fare a meno del suo opposto che regala la vittoria contro una BCC ormai arresa al suo destino di ultima della classe. De Barros poi fa il resto e la Globo quest’anno sembra abbia una marcia in più.
IL FLOP
Milano non poteva molto. Perdonata contro una Perugia perfetta, Milano non lo è stata però altrettanto. La sconfitta è netta, gli errori tanti. Sbertoli non dirige come in altri incontri e l’attacco soffre. Oggi male Maar che trova in Basic un buon sostituto sul finale. Ma per Santo Stefano l’assetto che ci si aspetta è tutt’altro. La Coppa in ogni caso c’è.
Verona perde Modena e Savani. Brutta partita nonostante Boyer e Kaziskyi mettano in campo 35 palloni. Verona rimedia la sesta sconfitta della stagione e dalla prossima settimana dovrà fare a meno di Cristian Savani che pare andrà a Siena. L’assetto attuale non convince Grbic che effettua qualche cambio ma non sortisce l’effetto gialloblu che domina per tutta la gara.
Padova attende Randazzo più che mai. Non brilla, subisce dal secondo set in poi. Peccato perché nel secondo set poteva dare una zampata che le avrebbe garantito almeno un tie break. Travica gioca bene ma peccano di poco coraggio le sue bande e sono Volpato e Polo ad onorare i tabellini dell’attacco. Natale amaro per Baldovin. Si rifarà a Santo Stefano?
Vibo senza alibi. Non si salva nemmeno Al Hacdadi in questa Vibo senza personalità contro Civitanova. Una gara sbrigativa, giocata affannosamente senza nemmeno una fiammata calabrese pronta a mettere in difficoltà la Lube. Peccato perché la squadra di Tubertini potrebbe osare molto di più. Speriamo in un ritorno degno di nota.
Siena in cura guadagna un punto. Zanini motiva i suoi e aspetta Savani per riniziare a pedalare. Quella andata in scena a Ravenna è una discreta Emma Villas che ritrova Marouf sulla strada della ripresa. Forse era proprio l’ex tecnico spagnolo il problema di questa formazione? C’è bisogno di più squadra.
Castellana, e sono tredici. Un girone che si conclude senza vittorie e con un gioco completamente da ricostruire. Castellana ha poco da dimostrare se gioca così poco spensierata ed imbrigliata come ha fatto stasera. Solo Mojtaba attacca con percentuali buone e colleziona anche stasera 21 punti. Ma è troppo poco. Troppo poco per questo campionato.