Di Roberto Zucca
Fine anno col botto per la Superlega Credem Banca, dove è sicuramente Trento la regina del brindisi di Capodanno. La squadra di Lorenzetti ottiene un altro punto sulla lotta per il primo posto, vincendo contro Sora nell’anticipo e ora minaccia la vetta di Perugia, che contro Verona non va oltre il quinto set. Bene Civitanova che approfitta della cura De Giorgi per liquidare anche la pratica Ravenna. Pronto riscatto di Modena che vince in scioltezza contro la matricola Castellana. Exploit delle lombarde che attanagliano le posizioni di vertice. Se Milano, infatti, vince a Padova una gara non semplice, Monza risponde sconfiggendo Latina fra le mura amiche.
Il top:
Perugia attenta ai cali. Vince ma soffre contro Verona. Leon sembra appesantito dalle festività italiane e ingrana difficilmente, concludendo con 27 punti. Bata forza la marcia ed è il protagonista dell’ultimo parziale che consente i due punti agognati. Ci pensa Podrascanin, praticamente perfetto a riportare la calma nei momenti peggiori. E un Marko così merita un plauso speciale perché è la bussola di una squadra fortissima che ha un leader straordinario come lui.
Trento capolista per una notte. Ventidue ore di primato per la squadra di Lorenzetti con un successo che porta con sé la firma di Vettori, MVP dell’incontro (bene anche Lisinac e Kovacevic). L’opposto trentino disputa una delle gare più convincenti della stagione e traghetta una squadra che senza Russell poteva rischiare qualcosa. Luca gioca con il 72% in attacco e mura come se fosse impegnato in una finale olimpica. Che sia proprio l’azzurro il suo obiettivo per un rientro in grande stile?
La Lube a misura di De Giorgi. La Lube ha già un’altra marcia. La terapia di Fefè è immediata. Il lavoro della squadra porta i suoi frutti anche a Ravenna, nella quale gioca un perfetto Juantorena, Sokolov va sopra il muro quando può e Leal è in netto recupero. Se poi Simon attacca dal centro lo spettacolo è assicurato. Il nuovo tecnico dichiara che tra un mese ci sarà spazio per vedere la sua Lube dei sogni. E ogni promessa è debito.
Modena graffia contro una Castellana inerme. Smossa dalle parole severe del sovrano Velasco, i paggetti gialloblu vincono alla svelta contro una ormai arresa Castellana. Pinali su tutti stasera, Christenson bravissimo a non far sentire la nostalgia di Ivanone Zaytsev. Bednorz e Urnaut fanno il loro e Anzani-Holt è la garanzia di fine anno sul prodotto. Qualche punto da recuperare ma l’Azimut c’è. E si sente.
Super Piano infiamma Milano. Nessuno più di lui sa esaltarsi nel confronto singolo. Ma da due partite a questa parte Matteo è tornato il mattatore di un tempo. Trascinata anche da un eccellente Clevenot, votato come mvp all’unanimità, Milano corre sui binari del Frecciarossa del volley e mantiene un insperato quinto posto. Poco può Padova, che perso il primo set soccombe sotto i colpi di una Powervolley sempre più squadra delle meraviglie.
Dzavoronok spinge Monza sempre più in alto. Latina è solo l’ennesima vittima di questa annata monzese, cappeggiata da un condottiero come la banda di punta del Vero Volley e orchestrata da Orduna mani di fata. Bravo Ghafour e bene Plotnytskyi ma oggi Donovan vola più in alto di tutti. E Monza viaggia in alta quota assieme a lui.
Il flop:
Verona nel limbo fra top e flop. Con un organico così minaccia anche la capolista e la costringe al quinto set. Ma Matej e soci possono fare qualcosa in più rispetto a un tie break.
Ravenna migliora col tempo. È la squadra di bassa classifica col potenziale maggiore. Ma contro la Lube sbaglia più del dovuto. Peccato per il terzo set che poteva vincere. Nei primi due non benissimo l’attacco. Con Argenta che piano piano si sta reinserendo nelle dinamiche del roster, questa Consar potrebbe risultare vincente. Un appello: più Elia in campo per la certezza di un centro fantasticamente dinamico.
A Padova è questione di sguardi. Occhi negli occhi contro Milano ma alla fine Padova arretra di fronte allo sguardo battagliero di Milano. Travica le gioca tutte e Louati risponde presente ad ogni chiamata del capitano. Ma non basta. Torres è tornato ma l’assenza di Randazzo pesa perché oggi Polo non è strabiliante come sempre. I ragazzi di Baldovin nel 2019 dovranno ritrovarsi. Il fuoco, nei loro occhi, oggi era spento.
Latina sempre più Swan non basta. Chi lo fermerà questo Ngapeth? Non si placa la furia di Swan Ngapeth ma a Monza serviva una diagonale più incisiva. Un dettaglio, quella tra Sottile e Stern che costa alla Top Volley una sconfitta contro Vero Volley, che forse è più di una lezione. Manca una regia incisiva nella compagine pontina e in gare come questa è un aspetto determinante. Citofonare 2019 per richiedere un destino diverso.
Per Sora niente da fare. Contro una Trento così ambiziosa non si poteva fare più di rimediare una sonora sconfitta. Petkovic chiude con un tabellino magro e i parziali sono molto limitati. Per il resto c’è poco perché c’è molto di Trento in ogni azione. Sconfitta tutto sommato gestibile per la Globo.
Castellana è questione di poco. Dispiace vedere una condannata al patibolo dopo 15 giornate ma così pare essere la compagine di mister Di Pinto che incassa altrettante sconfitte quante le partite disputate. Organico troppo debole e il solo Falaschi non basta a salvare la baracca. Peccato anche stasera perché si è visto poco equel poco continua a non bastare.