Top & Flop SuperLega: Urnaut & Zaytsev, pezzi pregiati. Leon le suona ancora. Verona?

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Di Roberto Zucca

Mentre una parte dell’Italia della pallavolo è concentrata verso la finale italiana del Mondiale per Club tra Trento e Civitanova, la Superlega non si ferma imperterrita e prosegue la cavalcata verso la decima giornata. Orfana dei posticipi che si giocheranno la prossima settimana, questa domenica ha comunque riservato due bellissime sfide. La prima, in una Candy Arena gremita in ogni ordine, dove Modena non lascia spazio al Vero Volley e vince in tre set una gara che poteva durare molto di più in quanto a spettacolo offerto. Perugia vince facile contro Ravenna, scacciando l’incubo Monza di domenica scorsa e lasciando a bocca asciutta la Consar Ravenna, che esce dal Palaevangelisti in poco più di un’ora di gioco. Padova vince il derby veneto e conquista una vittoria fuori casa inaspettata, mettendo in crisi la formazione di Grbic, appesantita dalla quinta sconfitta stagionale. Siena prosegue la sua corsa con la seconda vittoria, ottenuta battendo Castellana, ormai ancorata all’ultimo punto in classifica a soli due punti. Vittoria infine per Sora, che sorprende Vibo e conquista la quarta vittoria su dieci gare, incrementando il suo margine nei confronti delle concorrenti per la salvezza finale.

 

Il top:

Un Urnaut e uno Zaytsev così sono come i vini d’annata: sedici punti l’uno, risultato mvp e venti per l’altro, che esce dalla Candy Arena con più di 4000 applausi. Modena dimostra di non temere l’unica vera ammazza grandi del campionato e conquista l’intera posta in palio. Lo schiacciatore e l’opposto sono il simbolo di una Modena che quest’anno diverte e gioca sicuramente la pallavolo più estrosa e spettacolare. Bravo Christenson nel finale ad amministrare i suoi, donando proprio ad Urnaut una palla superlativo del 25-27.

Leon le suona anche stasera. E per Ravenna sembrano veramente troppe. Diciassette sigilli della banda cubana e tredici di Atanasijevic mettono fine ad una lotta contro Ravenna che è sembrata tale solo al secondo set, finito ai vantaggi. La squadra di Sirci si conferma leader e con Hoag in arrivo aggiunge un altro tassello importante ad un dream team che quando è in palla, non lascia respiro a nessun muro e a nessuna difesa avversaria. E oggi Poglajen e soci lo hanno percepito sin dalle prime battute.

Torres il “vecio” della Kioene. Il ventisettenne di Padova abbatte Verona con 21 punti e si conferma l’arma in più di questo nuovo corso della squadra veneta, cominciato qualche settimana fa. Importanti gli attacchi e il servizio dello statunitense che ammutoliscono De Pandis che nulla può anche contro il francese Louati. Continua così Kioene, questa è la strada giusta!

La firma di fuoco di Hernandez. Che gioco e che ritmo per l’opposto di Siena che annulla ogni speranza di punti per Castellana. In una Siena che attende (forse) nientedimeno che Kazijski come regalo di Natale, è il cubano il più bel presente natalizio che la Emma Villas deve baciare sotto il vischio. Trenta punti firmati in qualsiasi fondamentale e un contrattacco che ha ammazzato la difesa della BCC. Ed ora Siena rinizia a vedere la luce in fondo al tunnel.

Petkovic-De Barros il primo segreto di Sora. Se di miracolo si vuol parlare, la quarta vittoria della Globo in campionato è sicuramente da affibbiare ai 50 punti messi a segno dall’opposto e dalla banda laziale. La faccenda delle retrocessioni ha dato forse motivazione a Barbiero e soci per costruire un organico che giocasse una pallavolo di alto livello. E settimana dopo settimana, grazie soprattutto a Petkovic che ricorda molto il Sabbi aggiustatutto della Molfetta che fu, il risultato è sempre migliore.

 

Il flop:

Ingiusto parlare di flop per Monza. Modena si rivela avversaria difficile se non impossibile per la squadra di Soli che gioca a tratti una pallavolo di altissimo livello. Complice un muro di Beretta e Yosifov che funziona ancora molto bene e una banda come Dzavoronok e Plotnytskyi che macinano punti, questa sera Vero Volley è parzialmente assolta. Ma crederci di più è l’imperativo per una squadra che a detta di molti, quest’anno può sconfiggere chiunque.

Di Ravenna si salva solo Rychlicki. Per il resto, la squadra che si è vista stasera contro Perugia è la fotocopia di quella che ha ingranato fino a pochi giorni fa. Gioco da rivedere e troppi errori in attacco penalizzano una riuscita che poteva essere migliore, come il risultato del secondo parziale. Rimandati all’Immacolata.

Verona senza riferimenti. Savani e Sharifi ai box per alcuni acciacchi sono l’alibi di una Bluvolley che stasera ha giocato davvero male contro Padova. Non bastano un buon Marretta e un discreto Boyer per attutire i colpi di Randazzo e Torres. Uno Spirito troppo libero e poco muro è forse il finale amaro di una squadra da cui dopo dieci giornate ci si aspettava molto di più.

Vibo, che succede? Ancora male e ancora anonimato nel gioco dei calabresi che questa domenica rosicchiano solo un punto a Sora, squadra ampiamente alla portata della Tonno Callipo. Da segnalare l’assenza di determinazione di Al Hacdadi in alcuni frangenti e i troppi regali concessi alla Globo. Così non va.

Castellana già arresa. Due punti in dieci gare. Bottino insufficiente e tante riflessioni sulla BCC di questa stagione. Qualcosa da cambiare ci sarà per forza ma i mezzi paiono non essere sufficienti. Discreta pallavolo mista a vuoti di comunicazione in difesa e a muro penalizzano una squadra che all’esordio sembrava essere più corazzata di così. È già finita?

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