Di Redazione
Conferenza stampa al PalaBarton per il tecnico della Sir Safety Conad Perugia Lorenzo Bernardi che ha risposto alle domande degli organi di informazione presenti sulla sfida che attende domenica i Block Devils a Bari quando Perugia se la vedrà con la BCC Castellana Grotte per l’ottava giornata di Superlega. Questi i passaggi più significativi della conferenza stampa, partendo proprio dal confronto di dopodomani in terra pugliese.
“A Castellana due delle prime quattro squadre in classifica hanno giocato e perso un punto e già questo deve esserci da monito. Affrontiamo una squadra coriacea, che lotta, che ha in alcuni elementi individualità molto importanti. Penso a Mirzajampour, schiacciatore con del talento, a Renan, un opposto mancino di 217 cm. che in attacco sta giocando bene, a Zingel, storicamente uno dei migliori muratori della Superlega. In casa Castellana sa rendere molto più che in trasferta. Una trasferta oltretutto che per noi sarà lunga e faticosa e che arriva dopo un match nel quale abbiamo avuto un notevole dispendio di energie”.
Bernardi parla poi dell’ottimo momento della squadra.
“Ovviamente non potevo sapere che in cinque settimane la squadra avrebbe espresso questo livello di gioco, però ero certo non era la vera Sir quella vista in Supercoppa. I motivi di questa crescita? Il lavoro, l’unica cosa che paga. Quello di chi prepara i giocatori dal punto di vista fisico, dello staff medico e dei fisioterapisti che mi danno possibilità di avere i ragazzi al meglio. Poi equilibrio, pazienza e fiducia, altri aspetti indispensabili per la crescita di una squadra. Infine ovviamente le vittorie, perché vincere aiuta a venire, in palestra si arriva più volentieri, si rafforzano le sicurezze ed i punti di forza. Dopo i due giorni di riposo successivi alla vittoria con Modena, ho detto ai ragazzi che siamo stati bravi noi a rendere più “facile” quello che era difficile, lavorando con umiltà dopo la Supercoppa. Adesso però bisogna proseguire con lo stesso spirito avuto fino ad oggi perché troppa euforia può essere pericolosa”.
Il tecnico bianconero trova un momento preciso nel quale Perugia ha, come si suol dire, svoltato.
“Premetto che il miglioramento passa sempre dal lavoro nel quotidiano. Detto questo, come lo scorso anno avevo individuato nella vittoria di Champions in rimonta con la Lube un momento chiave dove la squadra, il singolo individuo e tutto l’ambiente presero consapevolezza della propria forza, quest’anno finora credo che la sofferta vittoria di Trento, dopo aver perso il primo set molto male, abbia permesso ai giocatori di capire la loro forza. È stato un momento dove la squadra si è scrollata di dosso la tensione, la pesantezza ed il timore che qualcosa non andasse bene”.
Pur non amando parlare di singoli (“Parlo sempre della squadra perché niente e nessuno può mettere l’interesse personale davanti a quello del gruppo”), Bernardi, “stuzzicato” dalle domande dei giornalisti, si sofferma sulle prestazioni di Filippo Lanza e Fabio Ricci.
“Parlando di Pippo (Lanza, ndr), credo che avere un ruolo di equilibrio all’interno della squadra non voglia dire sminuire quel ruolo. Anzi, spesso quello che sa dare equilibrio è un giocatore che sa fare molte cose. Poi se per dare equilibrio si attacca qualche pallone in meno, questo è vero, ma lui è stato molto bravo a far suo questo ruolo e ad immedesimarsi e calarsi subito in questa dimensione. Credo che Pippo sia indispensabile per l’equilibrio che sa dare, è sereno e tranquillo, si trova bene con i compagni di squadra e tutto questo certamente aiuta. Quanto a Fabio (Ricci, ndr), ho parlato con lui durante la preparazione, ha recepito le mie parole, ha avuto un periodo dove le ha metabolizzate, ha modificato qualcosa nel suo carattere non andando più con il freno a mano tirato ed ora è un giocatore molto importante ed interessante”.
(Fonte: comunicato stampa)