Di Redazione
Il Direttore Generale della Pallavolo Antares Paolo Filippi fa il punto della situazione ad un mese dalla sosta natalizia: “Il progetto prosegue nei modi e nei tempi previsti. Dopo aver partecipato ai Campionati i Italiani lo scorso anno, abbiamo deciso che l’obiettivo per i prossimi anni fosse quello di posizionarci costantemente fra le prime società giovanili più importanti.. Un progetto certamente ambizioso, che ha bisogno di tempo, di duro lavoro e anche di tanta fortuna. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo preso come punto di riferimento le Società che già sono fra le più importanti a livello giovanile. Abbiamo ingaggiato un Direttore Tecnico che vanta un palmares impressionante, ma che nel contempo aveva voglia di mettersi in gioco in una realtà, come quella veronese, che negli ultimi anni ha prodotto pochissimo al di fuori della provincia. Abbiamo adottato la sua metodologia di allenamento che non ha eguali, almeno qui a Verona, e che è il risultato di anni di esperienza e di studi di uno dei più grandi allenatori giovanili mondiali, Beppe Bosetti”.
Ci vorrà ancora tempo: “Gli inizi sono stati molto duri, sia per le atlete che per le famiglie. Non è stato facile affrontare un impegno che prevede sei giorni su sette in palestra, con allenamenti da due ore e mezza. Un impegno simile impatta pesantemente sulla vita delle famiglie ed inevitabilmente qualcuna non ha retto. È evidente che un progetto così impegnativo ha bisogno di una totale condivisione da parte di atlete e famiglie, tenendo conto che un’attività così improntata all’agonismo inevitabilmente non è alla portata di tutte. Claudio Feyles ha privilegiato, in questa fase, la cura maniacale dei fondamentali anche a discapito delle fasi di gioco, che in allenamento sono davvero ridotte. Anche questa scelta, che non è diffusa nel panorama veronese, dove la fase di gioco viene ritenuta fondamentale, ha avuto un accoglienza che ha generato qualche perplessità, soprattutto da parte di atlete che lo scorso anno hanno lavorato moltissimo sulla posizione in campo e sulle competenze. Se aggiungiamo poi la scelta di allenare due gruppi ( U14 con U16 Kodess e U16 Vidata con U18) insieme e mescolati nel doppio campo, la rivoluzione delle abitudini è stata veramente totale”.
Un programma comunque ambizioso: “La scelta di far disputare il doppio campionato a tutte le formazioni giovanili ha costretto le famiglie a weekend dedicati quasi esclusivamente al volley. Devo dire che tutte le squadre che stanno disputando il campionato superiore stanno pagando dazio, incontrando le difficoltà tipiche dell’inesperienza. Tuttavia i frutti iniziano a vedersi, perché nei campionati di riferimento le nostre formazioni stanno ben figurando e sono ai vertici delle rispettive classifiche, soprattutto u14, u16 Vidata e U18. Questo ritengo sia un segno tangibile dei miglioramenti in corso, anche se la defezione di alcune atlete che non hanno retto questi ritmi di vita ci hanno creato grossi problemi di organico e ci hanno costretto ad accelerare la maturazione delle nostre migliori U16. Sappiamo che sarà molto difficile raggiungere gli obiettivi dello scorso anno, dove abbiamo ottenuto ottimi risultati. Ma quest’anno non puntiamo a vincere il campionato provinciale con 6/7 ragazze, abbiamo l’ambizione di far crescere il maggior numero possibile di atlete, portandole al loro miglior livello sportivo possibile. Se poi, durante questo percorso, arriveranno anche dei titoli, non ci tireremo certo indietro. Cercheremo di andare il più avanti possibile nel settore giovanile e di difendere la Prima Divisione e la Serie C conquistate sul campo lo scorso anno”.
(Fonte: comunicato stampa)