De Biasi: "Un domani vorrei essere ricordato anche solo la metà di Botti e Tencati"

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Di Redazione

Prima partita nella seconda categoria nazionale maschile e prima vittoria per la “nuova” Piacenza. Una Gas Sales che, dopo un primo set sottotono, è riuscita a portare a casa tre punti importanti. Emozioni per l’esordio specialmente per il centrale Beppe De Biasi, piacentino doc, come lui stesso ha dichiarato nell’intervista pubblicata dal quotidiano “Libertà”.

Era al debutto in serie A2, per di più nella squadra della sua città, cioè la Gas Sales Piacenza. Perché lui, Beppe De Biasi, classe 1992, è piacentino a tutto tondo e la sua carriera pallavolistica l’ha vissuta tutta dalle nostre parti. Ha iniziato nelle giovanili del Copra Volley, quindi è passato alla serie B2 sempre con il Copra, per poi trasferirsi alla Canottieri Ongina, con la quale ha giocato in B2 e quindi in B1. Con la squadra di Monticelli ha conquistato una promozione poi vanificata dalla rinuncia della società di partecipare al secondo campionato nazionale italiano.

Beppe De Biasi è il terzo piacentino della storia a giocare in serie A2 nella squadra di Piacenza. Prima di lui due nomi illustri: Massimo Botti, ora suo allenatore alla Gas Sales Piacenza dopo esserlo stato a Monticelli d’Ongina e Luca Tencati: guarda caso entrambi centrali, come centrale è Beppe.

«Due centrali – precisa De Biasi – oltretutto di un certo calibro… Se un domani potessi essere ricordato nel mondo della pallavolo per solo la metà di quanto di buono hanno fatto Botti e Tencati nella loro carriera, sarei soddisfattissimo. Credo che per un atleta poter giocare nella squadra della propria città a certi livelli sia il massimo».

Come è stato l’esordio in A2 contro Cantù? «Prima di tutto emozionante, decisamente emozionante. Avevo già giocato in B1 in palazzetti pieni, ma domenica a Cantù quello che ho sentito dentro di me una volta sceso in campo, non mi era mai capitato. E credo si sia visto anche nel primo set, nel quale un po’ tutti eravamo bloccati: di fatto era la prima volta che giocavamo insieme per i tre punti».

Un primo set in cui di fatto la Gas Sales ha fatto da spettatrice: e poi? «Sono venute fuori un po’ tutte le cose che sappiamo fare e su cui da due mesi abbiamo lavorato. Avremmo potuto fare anche qualcosa di meglio, ma tutto sommato dal secondo set in avanti si sono viste buone cose, mi sono anche divertito».

Cosa vi ha detto Botti al cambio campo dopo il primo set? «Ci ha fatto notare che non avevamo difeso nulla, che si giocava male anche in attacco ma soprattutto che non si era difeso nulla. E proprio dalla difesa siamo ripartiti. Credo che la difesa sia una questione di attitudine e non di fortuna, quando abbiamo iniziato a difendere è salita anche la temperatura e tutto è andato meglio».

Soddisfatto della tua partita? «Direi proprio di si. Ho fatto un lavoro “sporco”, nel senso che ho toccato tanti palloni a muro, ma l’importante era fare questo. Mi ha aiutato tantissimo come è stata preparata tecnicamente la partita, io che non sono altissimo ho difficoltà ad arrivare su certi palloni là davanti, ma se la gara è preparata tecnicamente bene, si può ovviare anche a questo».

Che cosa hai pensato dopo il primo set? «Solo che era necessario cambiare qualcosa, ma onestamente non sapevo neppure io cosa. Ci ha pensato il nostro tecnico a dirci cosa non avevamo fatto».

Hai trovato la serie A2 come te l’aspettavi? «Sarebbe parlare di qualcosa che ancora non conosco Una cosa però è certa: il livello è più alto di quello che fino ad ora ho affrontato e conosciuto».

Nuovamente un piacentino in A2 nella squadra della sua città. «Solo un onore: devo ringraziare la società e il tecnico che mi hanno voluto. Credo e spero di potermi togliere delle soddisfazioni, ma soprattutto di poter essere utile alla squadra ogni volta che me ne sarà data l’occasione. Intanto sono strafelice di poter lavorare e giocare con questi compagni, per me sarà sicuramente una sfida ogni domenica. Qui mi sento a casa: Botti, Zlatanov, Fei li guardavo giocare da ragazzino là seduto in tribuna, difficilmente pensavo che un giorno sarei stato al loro fianco. L’occasione che mi è stata data è grandissima, sta a me sfruttarla al meglio. E farò di tutto per riuscirci».

 

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