Di Redazione
Infortunio in casa Imoco Volley che prosegue il suo programma di avvicinamento alla prossima stagione al via tra due weekend. La palleggiatrice, Marta Bechis, infatti, si è fermata per un versamento al polpaccio, come riportato nell’edizione odierna de “La tribuna di Treviso”.
A 11 giorni dall’avvio del campionato (sabato 27, ore 20.30 prima giornata al Palaverde con Casalmaggiore, prevendita già attiva e campagna abbonamenti ancora aperta) l’Imoco Conegliano e i suoi tifosi si lustrano gli occhi davanti alle prodezze della nazionale in Giappone, apprezzano il miglioramento della squadra gialloblù pur a ranghi incompleti e fanno i conti con il primo stagionale.
Anna Danesi è la miglior muratrice del mondiale (32), Miriam Sylla contende alla serba Boskovic la miglior efficienza in attacco (52,3%), Monica De Gennaro rimane ai vertici delle classifiche per ricezione su servizio e fase difensiva; il “Torneo Kappa” di Cuneo di sabato e domenica ha portato alle pantere la vittoria, ma anche un problema fisico per Marta Bechis.
«Ero da poco entrata nel secondo set», spiega la palleggiatrice, «quando, ripartendo da una fase di difesa ho sentito un dolore al polpaccio destro; non riuscivo più a muoverlo e neanche ad appoggiare il piede. Ma fortunatamente il nostro staff medico è intervenuto subito e sono uscita dal palazzetto autonomamente, anche se con prudenza e una grossa fasciatura. Tra oggi e domani dovremmo capire dall’ecografia se il versamento viene riassorbito rapidamente e che lesione eventualmente c’è stata. Non voglio preoccuparmi inutilmente senza sapere cosa c’è di preciso; sto su col morale, perché questo poi aiuta a guarire prima».
Dal punto di vista del gioco ci sono stati bei passi avanti. «Le amichevoli servono a quello, anche affrontando squadre della stessa categoria, seppur prive, come eravamo noi e Scandicci di 5 titolari a testa, tutte impegnate ai Mondiali. Dobbiamo ancora sistemare un po’di cose, ma gli allenamenti di queste settimane stanno dando i loro frutti: il sistema di gioco è sempre più fluido, grazie anche alle giovani che ci stanno dando una grossa mano. Poi è chiaro che quando torneranno le nostre compagne dal Giappone avremo ancora più soluzioni e combinazioni possibili».
Torneranno tutte quasi all’ultimo giorno prima del campionato: Hill e Nagaoka si giocheranno il quinto posto venerdì 19 in Usa-Giappone, le italiane avranno la semifinale lo stesso giorno con Olanda o Cina e sabato una finale da medaglia.
Come hai vissuto da spettatrice e tifosa la gara di ieri col Giappone? «È stato molto emozionante vedere tante colleghe e amiche guadagnarsi in quel modo la semifinale, dopo tanto lavoro fatto in particolare in questi ultimi mesi. Ogni tanto arrivano delle pause, ma ormai il livello è altissimo e penso che, arrivate a questo punto, non molleranno di certo. La gara di stamattina con la Serbia potrebbe servire anche a provare qualche innesto dalla panchina, dato che potremmo ritrovarci la stessa avversaria per una delle due finali di sabato. Ma questo è compito dell’allenatore. Io adesso penso a guarire e a tornare in campo prima possibile; anche perché fra una decina di giorni si comincia a fare sul serio col campionato e il 10 novembre abbiamo la Supercoppa, a cui teniamo molto e alla quale vogliamo arrivare nelle migliori condizioni possibili».