Di Redazione
La straordinaria avventura Mondiale è giunta alla conclusione con una splendida medaglia d’argento. Il quotidiano La Repubblica ha intervistato il tecnico Davide Mazzanti al termine del match contro la Serbia.
E adesso?
«Mi mancheranno, non vedo l’ora di ricominciare, è la prima cosa che ho pensato, dopo l’ultimo punto».
Il capofamiglia Davide Mazzanti saluta una ad una le sue ragazze in lacrime.
«Ricordiamoci non del cosa abbiamo ottenuto ma del come, dei sacrifici, della voglia e dei cinque mesi passati assieme».
Sembrava possibile l’oro.
«Abbiamo sviluppato una tendenza ad assentarci in alcuni momenti dalla partita, a sederci, e contro la Serbia non puoi permettertelo».
Paura di vincere?
«Non credo, ma a un certo punto ho chiesto loro di fare le cose difficili che ci servivano per restare coraggiose e giocare palle a tutto braccio, con la nostra grinta solita. Se hai delle paure non devi girarci intorno ma affrontarle. La differenza è stata minima ma c’è stata e su quello dovremo lavorare».
Resterà tutto, comunque.
«Abbiamo entusiasmato con la nostra semplicità, e quando una squadra di persone semplici e con un allenatore semplice fa cose straordinarie, l’amore arriva. Dobbiamo essere bravi a gestire la popolarità che ci arriverà addosso, ora i riflettori sono accesi su di noi».
Come si asciugano le lacrime?
«Non ora, non qui, non stasera. Domani andrà già meglio, però».