Roma Volley, Spoleto passa al PalaHoney, ma che pubblico

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Di Redazione

La prima gara in casa della Roma Volley ha due facce, una del campo e l’altra della tribuna. La seconda è sicuramente quella più bella, con 600 persone accorse nell’impianto. La città ha risposto all’appello della squadra giallorossa con il pienone e un grande tifo dall’inizio alla fine. Un plauso da parte della società e dei ragazzi, segno che nella Capitale si aveva voglia di grande pallavolo. La prima faccia è quella meno lieta con la sconfitta per 3-0 dei giallorossi contro la squadra di Monti, una vera corazzata, venuta nella Città Eterna con l’intento dei tre punti.

Un match che la Roma Volley ha provato a portare dalla sua parte, ha lottato la squadra capitolina per un set e mezzo, poi solo Spoleto. Sempre in scia degli umbri, la Roma Volley ha provato sul 21-20 a mettere la freccia, ma in battuta è andato Padura Diaz che ha chiuso il parziale. Roma bene per metà secondo set, poi si è un po’ persa strada facendo. La Monini ha alzato il livello della fase break (10 muri a 3) e cambiopalla (73% a 52% dopo primo attacco su ricezione positiva).

L’attacco di Roma non è andato oltre il 52% con Tozzi il migliore (14 punti) al posto dell’infortunato Lasko (dolorante ancora alla spalla operata), anche Antonucci si è difeso con 4 muri e 75% in attacco. Padura Diaz il migliore in campo con 23 punti, 67% in attacco e 3 muri. Una nota il videocheck ha annullato un match point a Spoleto sul 24-15 la chiamata dei due arbitri Tortù e Feriozzi è stata cambiata.

Il commento a fine partita del tecnico Mauro Budani: “Avevo chiesto di lottare fino alla fine e questo è mancato, vediamo il lato positivo, abbiamo giocato meglio rispetto a Macerata. Un appunto solo, abbiamo mollato a inizio di terzo set, c’è stato un diverso approccio, poi abbiamo fatto tanta fatica a rientrare in partita. Quando Padura Diaz entra in battuta è devastante, tutta Spoleto ha giocato al meglio, ma ancora per me non si esprime al 100%. Nel primo set li abbiamo tenuti, poi siamo calati in battuta. Sul pubblico me lo aspettavo e sono felice, giocare in questa atmosfera dà emozioni, dobbiamo goderci questi momenti, mi auguro che continueranno a venire, ma molto dipenderà da noi”.

Le parole di Lorenzo Rossi: “C’è da ripartire dalle cose buone dell’inizio, c’è stato un blackout nel finale, si è vista la loro esperienza, hanno spinto in battuta e ottenuto molto, dobbiamo migliorare in battuta, in casa ed essere efficienti che escono dalla norma, da quelle palle sporche che loro hanno sfruttato”.

Nel primo set Spoleto batte molto bene e forte sui martelli di prima e seconda linea, Roma va in difficoltà in cambiopalla e nella costruzione del gioco (10-5). Con Rosso e Padura Diaz Spoleto spinge in attacco, Roma accorcia 12-9. La squadra giallorossa al piccolo trotto si rimette in carreggiata, tiene meglio in ricezione e così dal 20-17 si porta sul 21-20. Poi entra in scena Padura Diaz che al servizio mette a segno una serie di ace e chiude sul 25-22. L’inizio di secondo set è sicuramente più equilibrato com Roma che spinge al servizio e prova anche un break, ma Spoleto è pronto a recuperare anche con il muro (9-11). La partita è bella ed entra nel vivo con le due squadre che non si risparmiano. Poi i giallorossi sono poco precisi in fase break, Spoleto non sbaglia nulla ne approfitta per allungare sul 19-14. Poi Spoleto mantiene il cambiopalla e porta la barca in porto fino al 25-20 finale. Nel terzo partenza con handicap, blackout e subito 6-0 Spoleto. Roma non riesce proprio a reagire nonostante i cambi (25-16).

Roma Volley – Monini Spoleto 0-3 (22-25; 20-25; 16-25)

Roma Volley: Zappoli 8, Sperotto 1, Antonucci 7, Rossi 5, Rau 2, Tozzi 14, Titta (L), Loreto 2, Bacci, Borraccino, Pregnolato, Rizzi (L), Lasko, Genna. All: Budani
Monini Spoleto: Zamagni 6, Zoppellari, Padura Diaz 23, Rosso 9, Ottaviani 3, Agunier 14, Santucci (L), Di Renzo (L), Festi 3, Segoni, Costanzi, Mariano, Cristofaletti, Katalan. All: Monti
Arbitri: Tortù e Feriozzi
Note: Roma bv 3, bs 12, muri 5, errori 18. Spoleto: bv 6, bs 13, muri 10, errori 19.
Spettatori 592. Incasso 1080,00 euro.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.