Di Redazione
C’è grande attesa a Mondovì per la prima uscita al PalaManera della Synergy Arapi F.lli, che domenica alle ore 18 affronta la Kemas Lamipel Santa Croce nella terza giornata di andata del Girone Bianco. Un test probante per gli uomini di Marco Fenoglio, reduci dal 3-0 inflitto a Lamezia nel turno scorso contro una squadra obiettivamente meno attrezzata dal punto di vista tecnico, ma non per questo facile da affrontare: il rischio di ‘livellare’ il proprio gioco con quello dell’avversario, in queste partite è altissimo. Al di là del risultato utile finale, il coach nel post partita lametino ha posto l’accento sul pronto recupero fisico dell’estone Henri Treial, reduce da un infortunio alla caviglia procuratosi in allenamento un paio di settimane orsono: il centrale è entrato nella seconda metà del primo set, lasciandogli subito intendere che era pronto.
“Con Lamezia non abbiamo sicuramente giocato la nostra miglior partita – commenta Treial – ma credo che contro questa squadra fosse sufficiente così per riuscire a portare a casa la vittoria. Un inizio di stagione positivo ed è la cosa più importante”. Per l’estone la partita di Corigliano, insieme con il connazionale Kristo Kollo, ha segnato il debutto personale nel campionato italiano: quali le impressioni? “Lamezia non è certamente tra le squadre più forti, ne incontreremo altre molto più attrezzate, ma la prima impressione che ho avuto sul torneo di A2 è stata molto positiva”. E domenica ci sarà un altro debutto, quello di fronte al pubblico amico del PalaManera: “Sono molto emozionato – continua Henri -, perché sarà la nostra prima partita in casa; giocheremo di fronte a molti tifosi, vogliamo assolutamente regalare loro una vittoria”. A Treial chiediamo infine della preparazione pre-campionato: che tipo di allenamenti sono stati? “Duri, molto duri. Ad agosto, quando sono arrivato, ho patito parecchio l’impatto con un sistema di preparazione totalmente diversa dal solito, che non avevo mai affrontato prima. Pian piano mi ci sono abituato e nelle ultime settimane tutto è diventato molto più normale: non dico ora sia facile, ma ci ho fatto l’abitudine. Diciamo che è meno traumatico!”.
(Fonte: comunicato stampa)