Di Redazione
Si tratta di una cocente delusione quella derivata dalle due sconfitte subite nella Final Four di Supercoppa per la Sir Perugia. Il Corriere dell’Umbria, nell’edizione odierna, riporta l’analisi di Max Colaci riguardo cosa non funziona, o al momento funziona meno del previsto, in casa Sir:
“Contro la Lube siamo partiti molto meglio rispetto a quanto si era visto nella semifinale contro Trento. Con il passare dei minuti è venuto fuori qualche problemino ma credo che in fondo sia normale. Dico questo perché se sabato eravamo ad un certo livello, il giorno successivo non si poteva pretendere chissà quanto di più”.
Il libero pugliese, però, non è uno abituato a fare drammi ma a guardare sempre al bicchiere mezzo pieno.
“A mio parere nella finale terzo posto eravamo vogliosi di fare una bella figura. La determinazione e l’atteggiamento erano quelli giusti. Ovviamente, non bastano solo questi aspetti perché alla fine abbiamo perso di nuovo, ma un piccolo passettino in avanti c’è comunque stato pur se sappiamo che dobbiamo crescere tanto”.
Dopo il k.o. contro Trento, il presidente Sirci ha messo tutti sull’attenti:
“Senza fame non si vince” – aveva dichiarato. Un rischio, quello della ipotetica mancanza di voglia di vincere, al quale Colaci non crede, anzi:
“Sono sicuro che il gruppo abbia ancora fame di vittorie e se qualcuno non dovesse averla sono pronto a trasmetterla io. Cresceremo anche sotto questo aspetto. Finalmente adesso cominceremo davvero a lavorare insieme e a passare delle ore in palestra. La squadra è composta da tanti giocatori forti. Vogliamo vincere ma bisogna anche considerare il fatto che non dipende solo da noi ma anche dagli avversari. Dove credo che dobbiamo migliorare? Non penso ci sia un aspetto particolare ma attraverso il lavoro quotidiano torneremo a fare bene”.
Filippo Lanza avrebbe senz’altro voluto un inizio diverso con la Sir sia a livello personale che collettivo. Di sicuro, però, le due sconfitte patite contro Trento e Civitanova nel passato weekend non scalfiscono più di tanto un giocatore abituato a convivere con la pressione di dover vincere. In merito afferma:
“Le cose sono molto diverse dallo scorso anno dato che ci sono stati tanti cambiamenti. Non voglio cercare alibi o giustificazioni ma credo semplicemente che sia un dato di fatto. Per fare in modo che si possa fare dei passi in avanti dovremo essere bravi a saper riconoscere le varie situazioni che si presentano durante la partita. – continua – Nel momento in cui l’avversario ti concede qualcosa, quel poco che ti concede va sfruttato immediatamente senza dargli motivo di credere di avere la gara in pugno. Dobbiamo essere più consapevoli dei nostri mezzi”. Un concetto, quello di credere di più in se stessi, che vale anche per Lanza, un giocatore che necessità ancora fisiologicamente di un po’ di tempo per immagazzinare i meccanismi di gioco richiesti da coach Bernardi:
“L’adattamento a Perugia sta procedendo bene pur se in realtà sono “sballottato” a destra e a sinistra da un calendario che non permette nient’altro che questo. Sono stato accolto molto bene. La squadra mi piace, così come l’allenatore e la mentalità che possiamo tirare fuori dalle potenzialità che abbiamo”.
(Fonte: Corriere dell’Umbria)