Il Pagellone di Paolo Cozzi – Serbia troppo bella e perfetta. Ora ricaricare le pile

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Di Paolo Cozzi 

Primo appuntamento con il girone a tre e primo brutto e pesante passo falso degli azzurri che vengono travolti da una Serbia semplicemente troppo bella e perfetta per poter essere attaccata.

Gli ospiti sfoderano una battuta da cecchini e un atteggiamento difensivo che raramente ho visto in 20 anni di carriera. I nostri partono sicuramente impallati e, complice la verve dei serbi, non riescono a scrollarsi la pressione di dosso, restando tutto il tempo in affanno. Dando la sensazione di non riuscire mai a trovare il giusto feeling nel proprio campo.

Peccato perché non ci sono stati segnali di questo crollo verticale: la via per le semifinali è ancora aperta. Bisogna resettare gli interruttori, mettere la testa nello scatolone per 48 ore, e sono sicuro che con la Polonia l’atteggiamento in campo sarà ben diverso.

Se poi cresciamo in attacco, e torniamo regolari in ricezione, io resto fiducioso.

Ma veniamo alle pagelle, questa volta pesanti. Resta la stima per un gruppo che fino a questo momento ha fatto bene.

MAZZONE – Quando il centrale è il top scorer dei suoi non è mai un bel segnale. Cresciuto tantissimo negli ultimi mesi, ormai è una certezza a muro e in attacco permette di scaricare i laterali. Davvero un Mondiale da numero 1 per lui.    VOTO 8

JUANTORENA  Giornata difficile per la pantera cubana che non incide in attacco, affonda insieme alla squadra in ricezione e non riesce a trovare spunti validi al servizio. Nelle prossime 48 ore serve che ricarichi bene le pile per la partita contro i polacchi.    VOTO 5,5

ZAYTSEV – L’atteggiamento è anche quello delle partite migliori, si presta anche a ricevere, ma in attacco fatica davvero tanto e solo raramente trova la via del taraflex. Sorpreso come tutti da questa Serbia formato galattico ma può e deve fare molto di più.    VOTO 6

GIANNELLI – La squadra fatica in attacco dove chiude con un mesto 37% , ma è anche vero che non  gli arrivano molte ricezioni giocabili. Bravo, ma ormai è da inizio mondiale che lo fa, a servire con continuità i centrali anche in contrattacco.   VOTO 5,5

LANZA – In difficoltà su tutto il fronte. Al servizio è un autentico buco nero ormai da tempo, in ricezione affonda sotto i colpi di Ivovic, e in attacco salvo qualche spunto iniziale finisce per spegnersi in fretta. Serve il Lanza di un tempo.   VOTO   5

ANZANI  – Partita complicata per il centrale lombardo, pochi palloni in attacco e tanta tensione per non riuscire ad entrare in partita. Vedi le tante/troppe invasioni fatte. Da rivedere sul muro al centro, meglio sulle palle scontate.   VOTO 5,5

COLACI – In ricezione è il migliore degli azzurri, ma almeno tre volte deve capitolare sulle bordate avversarie. Troppi errori su palle per lui solitamente facili, soprattutto su Ivovic. Che qualcosa non funzioni nel nostro campo si vede anche da come funzionino male secondi tocchi e coperture.   VOTO 6

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Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

Foto Lube Volley

Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi