Di Redazione
Altro arrivo in casa Sorelle Ramonda Ipag Montecchio.
L’attacco è sicuramente il settore in cui la società castellana ha focalizzato gli sforzi sul mercato, per consegnare al nuovo coach Beltrami una squadra ancor più competitiva, puntando soprattutto su atlete giovani con già esperienza ad alto livello in categoria come: Francesca Michieletto, classe 1997, che nelle ultime 3 stagioni ha giocato con la corazzata Delta Informatica Trentino.
Per te si tratta della prima esperienza fuori dalla “tua” città, come approcci a questa nuova sfida?
“Sicuramente con tanto entusiasmo. Dopo tanti anni in quella che possiamo considerare la mia confort zone, era giunto il momento di provare nuove sfide allontanandomi da quella che ormai considero una seconda casa. Però dopo l’ultima stagione, in cui non ho avuto la possibilità di giocare con continuità perché il roster a Trento era veramente di alto livello, e per tutte c’è stata molta rotazione, Montecchio mi è sembrata la scelta più azzeccata per il mio futuro. Una società che mette tranquillità e da la possibilità ad atlete giovani di mettersi in mostra“.
La squadra vedrà molti nuovi volti in attacco, te dove ti collochi come tipologia di attaccante?
“Sono un attaccante mancino che preferisce il fioretto alla spada, quindi mi definisco una giocatrice tecnica che non fa solo uso della forza, anche perché non sono propriamente altissima nel ruolo. Inoltre mi piace molto lavorare in difesa. D’aiuto, e sembra strano dirlo, è stato l’infortunio di due anni fa che mi ha permesso di lavorare fisicamente e su altri aspetti del mio gioco completandomi. Cercherò di portare il mio bagaglio di esperienza, maturato in questi anni in una squadra che ha cambiato tanto ogni anno e che mi ha permesso di apprendere molto da giocatrici di altissimo livello. Naturalmente spero di poter fare lo stesso anche io con le mie nuove compagne in questa nuova esperienza a Montecchio“.
Da una formazione così giovane cosa c’è da aspettarsi?
“Per noi sarà fondamentale cementare il gruppo e da li partire con il lavoro quotidiano in palestra aiutandoci il più possibile. La gioventù può essere un falso problema perché comunque siamo giocatrici che hanno già giocato in categoria e con squadre di alto livello, quindi potrebbe essere anzi un vantaggio, collocandoci tra le sorprese. A livello personale mi aspetto un salto di qualità, voglio migliorarmi il più possibile, senza porre limiti ne a me ne alla squadra perché se, come mi aspetto, lavoreremo bene negli allenamenti, potremo toglierci delle soddisfazioni dando fastidio a squadre che sulla carta sembrano più qualitative di noi“.
(Fonte: comunicato stampa)