Di Redazione
I giorni passano e tutto tace in casa MyCicero. “Stiamo trattando con varie aziende, alcune di fuori città, ma l’immagine che è arrivata agli sponsor potenziali è che la città appoggi più il basket e il calcio. Questo non ci ha fatto per niente bene, ma proseguiamo”, considera e sottolinea il responsabile sviluppo rossoblu Andrea Ceccarelli. “La possibilità di iscriversi al prossimo campionato di Serie A1 è ancora buona ma, per franchezza, dobbiamo dire non certa. Purtroppo il tempo stringe e servono risposte urgenti”, prosegue Ceccarelli. In effetti, maggio doveva essere il mese delle risposte e a giugno sembra non siano ancora arrivate. “Il progetto 100 Aziende x Volley Pesaro ha già avuto le prime adesioni, speriamo che la città ci appoggi e lo faccia in massa, quanto prima”, termina il dirigente della MyCicero. Per ora, dunque, non c’è la tanto attesa fumata bianca.
I movimenti di mercato – Il club non ha ancora ufficializzato nemmeno la guida tecnica che, come anticipato settimane fa, sarà l’ex Urbino Francois Salvagni. Per quanto riguarda il fronte acquisti, si è parlato di Pincerato e Guerra come possibili arrivi sul campo e gli ultimi nomi accostati da radio mercato a Pesaro sono la schiacciatrice Chiara Di Iulio, che sarebbe un cavallo di ritorno e addirittura una big del calibro di “Kasia” Skorupa, che gradirebbe rimanere in Italia. Intanto la opposta belga Lise Van Hecke sarebbe ambita da Cuneo, che farà la Serie A1 al posto di Modena. La MyCicero non può aspettare troppo, se non vuole perdere le pedine da cui poter ripartire. Nel caso in cui Pesaro si iscriva, la A1 sarebbe a 13 e la Lardini Filottrano verrebbe ripescata, cosa che potrebbe avvenire già in questa settimana. Le formazioni della massima categoria sono già in gran parte allestite e quella che potrebbe avere qualcosa in meno, forse, potrebbe essere Chieri. Ma è presto per fare i conti, soprattutto quelli dei giardini altrui.
Le squadre marchigiane devono guardare in casa propria e fare in fretta a reperire una buona parte del budget, per non correre brutti e atavici rischi. Perdere di nuovo la Serie A1 sarebbe una eventualità grave che la città di Pesaro non deve assolutamente correre, soprattutto dopo che la squadra si è salvata sul campo, ricevendo poi una bocciatura sonora da una città che non la sta aiutando.
(Fonte: Corriere Adriatico Pesaro)