Matilde Bartolini prende la guida del Prato Volley, un ritorno per la palleggiatrice

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

L’Ariete nelle mani di Matilde Bartolini. La regista classe ’93 torna a vestire la maglia del PVP. Reduce da una straordinaria salvezza in B1 con Quarrata, Matilde sposa nuovamente il progetto Prato. Un innesto importante per la squadra frutto della collaborazione tra Ariete e Viva Volley che proprio in queste settimane sta nascendo grazie al mercato, condotto dal presidente Galeotti e dal ds Ridolfi, ed al lavoro in palestra del neo tecnico Roberto Latini. Ecco le prime parole della regista classe ’93 che in questa sua seconda avventura pratese allenerà anche due tre gruppi giovanili (due del PVP ed uno del Centro Giovanile di Formazione Sportiva).

Allora Matilde non possiamo che iniziare dal tuo recentissimo passato. La stagione a Quarrata. “E’ stata un’esperienza bellissima. Ho vissuto un anno di emozioni forti giocando in un torneo con un livello di gioco molto alto e stimolante. Ho giocato contro delle atlete incredibili come ad esempio Tai Aguero, ed è stato bellissimo. E’ un’esperienza che spero di ripetere e magari di farlo proprio con Prato dove ho scelto di tornare perché conosco l’ambiente, mi piace il progetto e perché qui mi sento a casa”.

Il tuo è un ritorno. Che Matilde ritroveranno i tifosi pratesi? “Sicuramente più consapevole delle proprie potenzialità e con un bagaglio di esperienza maggiore. Il ruolo del palleggiatore è molto particolare e quanto ho imparato a Quarrata, più dal punto di vista tattico che non tecnico, mi sarà utilissimo”.

La Serie B1 a Quarrata però ti ha fatto anche imparare quanto è importante il gruppo, la squadra nell’economia di una stagione. Questo è un altro aspetto che immagino ti porti dentro con orgoglio e che potrà tornare utile anche a Prato. “La salvezza a Quarrata è stata un miracolo sportivo. Tecnicamente eravamo forse inferiori a molte delle formazioni che abbiamo incontrato ma alla fine il fattore campo ed il gruppo hanno fatto la differenza”.

La magica alchimia di Quarrata è nata per caso o si può costruire? “Si costruisce con la disponibilità di tutte le componenti, con il lavoro in palestra e fuori dal campo. Forse, anzi, più fuori dalla palestra che non in allenamento e gara. Proprio perché secondo me il gruppo è una componente che si può costruire spero davvero che possa essere un nostro punto di forza anche a Prato”.

Cosa ti attendi dalla prossima stagione in regia all’Ariete PVP? “Sicuramente mi attendo un’annata positiva. Stiamo lavorando bene e la squadra che sta nascendo mi sembra competitiva. Ripeto, mi porto dentro le emozioni e la gioia che ho vissuto a Quarrata e lavoro perché quella magia e quei risultati si possano ripetere anche a Prato”.

ARGOMENTI CORRELATI

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI