Di Redazione
Due squadre di alto livello, il sogno comune dell’A2, un ex di turno e anche una sfida tra ragazzi in alcuni casi amici pur giocando con casacche diverse. Il duello di terza fase play off di serie B maschile tra Canottieri Ongina e Boschi Campegine sarà un mix di emozioni che scatteranno a partire da mercoledì, quando alle 20,30 in terra reggiana andrà in scena gara 1 della serie, che poi proseguirà sabato alle 21 a Monticelli con il secondo atto (eventuale “bella” mercoledì successivo a Campegine).
Nella formazione reggiana, infatti, milita lo schiacciatore Tommaso Cordani, classe 1990, ex di turno del braccio di ferro avendo militato in maglia giallonera nella prima annata di B1 della storia del sodalizio del presidente Fausto Colombi (2011-2012). Nonostante la retrocessione, il legame di amicizia è rimasto e si estende anche ad altri ragazzi attualmente in giallonero conosciuti nelle precedenti esperienze nelle giovanili del Copra Piacenza.
Campegine arriva dal ko nella serie contro Prata che metteva in palio un pass diretto per l’A2 (conquistata dai friulani) e ora avrà la seconda chance in questo duello che rappresenta il penultimo ostacolo verso la promozione. “Di solito – spiega Cordani – quando perdi una finale hai terminato la stagione, invece qui abbiamo una nuova chance: dovremo azzerare la delusione e tuffarci con carica ed entusiasmo in questa nuova sfida. La Canottieri Ongina? Sono passati tanti anni da quando ci siamo incontrati, tutti eravamo un po’ inesperti e poi ci sono state strade diverse nelle stagioni successive. Siamo cresciuti tutti, con la Canottieri Ongina diventata un punto di riferimento in categoria. Ho un buon ricordo, c’è un rapporto di stima reciproca e ci sono sempre grandi abbracci quando ci incontriamo”. In merito alla sfida, il martello della Boschi la vede così. “Abbiamo visto il valore dell’avversario nell’amichevole invernale: la Canottieri è fisicamente performante, ha un gioco veloce, con un palleggiatore imprevedibile e servirà un buon lavoro a muro. Alcune situazioni di gioco sono simili, ma non identiche; noi principalmente sviluppiamo il gioco ai lati, spingendo a volte al centro”. Tra gli avversari della serie, anche tre amici, conosciuti nel settore giovanile del Copra: il palleggiatore Emilio Pazzoni, il centrale Beppe De Biasi e lo schiacciatore Andrea Binaghi. “Ci siamo visti crescere a vicenda – conclude Cordani – in un periodo dove passavamo sei ore al giorno in palestra. Ci è servito a tutti e in partite del genere è bello anche salutare gli amici”.
“La prima volta da compagni di squadra con “Tommy” – ricorda De Biasi – è stata in B2 a Piacenza, mentre prima ci eravamo solo incrociati. Io sono arrivato dopo di lui alla Canottieri Ongina e, in virtù dell’ottimo rapporto instaurato, avevo chiesto il suo numero di maglia dopo che sapevo sarebbe partito”. Poi inquadra il duello con Campegine. “Abbiamo sempre avuto la consapevolezza di poter stare in alto, nell’ultima giornata di campionato avevamo perso contro Segrate che aveva giocato una signora partita. Tornare a vincere nei play off contro Novi non era scontato, in gara 1 si è vista ancora un po’ di ruggine, mentre nel secondo atto abbiamo giocato una bella pallavolo contro un avversario che ha fatto altrettanto. Questo ci ha dato un po’ di sicurezza in più”. “Adesso – aggiunge De Biasi – il gioco continua e d’ora in poi non ci sono passeggiate di salute, bensì sfide di alto livello con le migliori, con diverse squadre che si contendono i pochi posti a disposizione per la serie A. Sarà una partita interessante, con individualità importanti in ogni metà campo. La spunterà il gruppo, chi giocherà meglio”.
Dal cuore della rete a posto quattro, con la parola ad Andrea Binaghi. “Con Cordani abbiamo giocato diverse stagioni insieme, arrivando a disputare l’under 20 con le finali nazionali. Sono molto contento, mi stimola giocare contro amici, come anche nel caso di Scaltriti e Miselli, già sfidati da avversari. Canottieri e Campegine sono due squadre forti e speriamo che il fattore campo (gara 1 ed eventuale “bella” in terra reggiana) non conti troppo. Per noi già il primo atto sarà molto importante, perché partire bene darebbe grandi stimoli. Sfida equilibrata? Giocando bene noi possiamo essere più forti, ma Campegine ha il fattore campo a disposizione; per questo dico 50-50”.
Infine, il palleggiatore giallonero Emilio Pazzoni. “Tommaso – afferma il regista parmigiano – è stato un grandissimo compagno di squadra, mio capitano nelle giovanili a Piacenza dove insieme ne abbiamo passate tante e ora sarà un piacere ritrovarlo. Penso che ora sia il faro di Campegine, con merito, perché per questa categoria è un lusso avere giocatori del suo calibro in squadra. La Boschi ha conquistato meritatamente il primo posto nel proprio girone; è una squadra nuova, nata quest’anno, ma che ha elementi di grande esperienza in serie B come lo stesso Tommaso, l’opposto Bartoli, i centrali Bassoli (con cui ho giocato un anno a Parma) e Bulgarelli, il cui curriculum parla da solo. Inoltre, ci sono giovani come Soli, Scaltriti e Miselli, ex giovanili di Modena che conosco molto bene per aver frequentato insieme l’ambiente del Cus Parma e non solo. Penso sia un match molto equilibrato, lungo, dove la differenza la farà la fase battuta-muro, dove le due squadre hanno mezzi per mettere in difficoltà l’avversario. Partiremo con il fattore campo a sfavore, che a mio parere conta fino a un certo punto. C’è un dato di fatto: volendo continuare il cammino, dovremo vincere almeno una volta in trasferta”.
(Fonte: comunicato stampa)