Di Redazione
Una partenza in sordina a inizio stagione culminata poi con la promozione diretta nella massima serie femminile. Questa è la storia della Savallese Millenium Brescia, che quest’anno è riuscita a vincere il campionato di A2, grazie ad un girone di ritorno quasi perfetto, che le ha permesso di sbaragliare la concorrenza e chiudere a 75 punti, solo uno in più di Cuneo.
“E’ stata una stagione inaspettata come risultato finale, nel senso che noi non avevamo assolutamente programmato la promozione, logicamente è stata una sorpresa molto piacevole quando a un certo punto del campionato, diciamo verso la fine del girone di andata, visti i valori di tutti gli avversari ci siamo detti che fosse una cosa possibile – racconta coach Mazzola, riconfermato sulla panchina bresciana – Abbiamo fatto un girone di ritorno con due sole sconfitte che ci ha permesso di fare quel recupero necessario nei confronti di Cuneo che era la prima in classifica. Una rincorsa che è partita con la fine del girone di andata dopo il quale abbiamo preso coscienza prima delle capacità delle avversarie e poi delle nostre e quindi ci siamo detti di provarci che era possibile farlo”.
Pensiero condiviso anche dal General Manager Emanuele Catania, che non si aspettava di certo una promozione diretta: “La verità… no, o almeno non così bella, nel senso che la nostra cavalcata inizia anche prima. Abbiamo fatto sei promozioni in dodici anni e quindi praticamente abbiamo costantemente migliorato i nostri risultati sportivi. Quest’anno volevamo provare a stabilizzarci nella categoria diciamo e l’idea era di migliorare il risultato dello scorso anno che era il settimo posto in classifica, disputando poi i quarti di finale dei playoff. In realtà siamo partiti male e abbiamo finito benissimo, io lo definisco un piccolo miracolo perché passare da quattordicesime a prime non so quante volte sia successo in questo sport e soprattutto in una categoria come l’A2 che non è semplicissima”.
Una bella realtà dunque quella di Brescia che ha conquistato ben sei promozioni in dodici anni di esistenza della società e che in poco tempo è riuscita ad arrivare ai vertici della pallavolo italiana con il campionato di A1 che sarà tutt’altro che facile con l’obiettivo salvezza come spiega Enrico Mazzola: “Esatto adesso in A1 e l’avventura è molto complicata, perché ci stiamo confrontando con ulteriori richieste economiche, da parte delle giocatrici, molto molto elevate, quindi il livello economico è decisamente alto perciò cercheremo di allestire la squadra nel miglior modo possibile per cercare di arrivare a quello che sarà probabilmente il nostro obiettivo principale, la salvezza”. Sognare è lecito, visto l’andamento di questa stagione e una promozione arrivata inaspettatamente, mai dire mai. “Beh certo mai dire mai sempre questo è un detto che vale in ogni caso – prosegue il tecnico lombardo – Sono sicuro che qualsiasi squadra riusciremo ad allestire, giocheremo tutte le partite ogni volta, anche con quelle formazioni più quotate, al massimo per rubare qualche punto qua e là”.
“Non so se i miracoli succedano tutti gli anni – ride il GM Catania – Quelli li faceva il Signore 2000 anni fa, però a parte gli scherzi ci stiamo attrezzando, siamo consci che possiamo lavorare bene poi quello dipende anche da tante cose, non solo da noi come per esempio i roster di altissimo livello che stanno allestendo le prime cinque/sei del campionato, che sembrano rafforzarsi di anno in anno e a volte ci si chiede come sia possibile eppure ci riescono lavorando benissimo e quindi dipenderà anche dal livello del campionato e da tante altre cose, però, insomma noi siamo qui per fare la nostra parte con tanta serenità e con la voglia di misurarsi in questi contesti importanti senza troppe agitazioni e pressioni tanto sappiamo che dobbiamo salvarci, abbiamo un gruppo giovane e dobbiamo pedalare”.
L’ultimo colpo di mercato della Millenium Brescia, che ha riconfermato Veglia e Villani, riguarda l’opposto titolare. Sarà, infatti, la giovane Anna Nicoletti a ricoprire il ruolo di bomber: “Un acquisto importante, è stato da subito il nostro obiettivo fin dal termine del campionato nel ruolo di opposto – spiega Mazzola – Ci sembra la ragazza giusta per noi, innanzitutto per le caratteristiche tecniche e fisiche e seconda cosa perché forse è arrivato anche il momento per lei di assumersi le responsabilità di una squadra per intero, quindi di avere un ruolo da protagonista sin dall’inizio dell’anno fino alla fine e credo che lei possa avere il desiderio di cominciare un’annata per potersi poi confermare a questo livello in maniera completa diciamo cosi, non più come ingresso dalla panchina ma come titolare a tutti gli effetti”.
Un campionato, quello di A1, di alto livello e che ogni anno cresce sempre più. Un compito difficile per Brescia che dovrà lavorare tanto durante l’estate per allestire una formazione in grado di dare fastidio a tutte le avversarie, anche alle big e cercare di mantenere la categoria: “Ci attenderà sicuramente un campionato tanto bello quanto difficile, perché l’A1 italiana è probabilmente ancora uno dei più belli al mondo e per questo, il più complesso per tanti versi – racconta Emanuele Catania – Siamo consci dunque che sarà molto bello ma allo stesso tempo molto duro, diciamo che il passaggio di categoria un po’ inaspettato ci fa pensare che dobbiamo lavorare tantissimo durante l’estate per recuperare un “gap” a livello di budget soprattutto, perché poi altre situazioni già collaudate come uno staff tecnico molto buono, il palazzetto, la nostra struttura societaria, siano già adeguate per il salto di categoria. Ovviamente il roster è da sistemare – continua il GM – perché non era possibile pensare di affrontare la massima serie confermando lo stesso sestetto, siamo quindi molto attivi sul mercato perché abbiamo deciso di intervenire su tutti i ruoli cercando anche qualche conferma come Villani e Veglia che sono ottime giocatrici, stiamo lavorando anche sulla conferma del libero e successivamente valuteremo altre situazioni. L’idea è comunque quella di costruire una squadra giovane e rampante, come quella di quest’anno, che abbia qualcosa da dimostrare in modo da affrontare questo primo anno in maniera un po’ sfacciata, provando a dare fastidio alle grandi corazzate cui noi oggi siamo molto, molto lontani”.