Di Redazione
Una trasferta decisiva, una stagione quasi perfetta, che può diventarla interamente, ma davanti c’è la Diatec Trentino. Che gara 4 sarà?
Domanda al momento davvero complicata a cui rispondere. E non nei pensieri della Sir Safety Conad Perugia che è concentrata solo sulla partita e sull’avversario e che oggi pomeriggio si ritrova al PalaEvangelisti proprio in vista del match di domenica alla BLM Group Arena di Trento con i padroni di casa della Diatec per il quarto atto della semifinale scudetto.
Lorenzo Bernardi farà svolgere alla squadra una seduta di lavoro fisico e tecnico con un occhio particolare alla preparazione tattica della gara. Non perché ci siano alchimie particolari da inventare, specialmente tra due formazioni che si conoscono a memoria, quanto piuttosto perché, lo insegna la storia finora di questa serie, uno o due palloni possono decidere in un senso o nell’altro e vincerli significa portare a casa partita e semifinale.
Torna allora in auge la domanda iniziale. Che gara 4 sarà?
I primi tre incontri hanno messo in luce un aspetto da tenere bene a mente, soprattutto nella metà campo di Perugia. La Trento di adesso, a differenza di quella di inizio e metà stagione, non mollerà mai. Magari potrà perdere dei set in modo netto (è successo sia in gara 2 che in gara 3 con due parziali persi 25-13), ma di sicuro resterà con la testa e con il cuore sul taraflex a lottare.
Sotto il profilo più puramente tecnico, c’è un dato curioso ed al tempo stesso ottimo indicatore per la partita. Dei 12 ace messi a segno da Trento nelle prime tre partite, solo due la formazione di Lorenzetti li ha fatti in set poi vinti da Perugia. Curiosità a parte è evidente che, se la squadra di Lorenzo Bernardi tiene bene in seconda linea contro i parecchi battitori forti avversari, De Cecco può impostare al meglio il gioco offensivo con gli attaccanti bianconeri che diventano difficili da tenere.
Discorso singoli. Nelle prime tre i Block Devils hanno dovuto sovente fare i conti con gli attaccanti di posto quattro avversari. Kovacevic e Lanza sono stati molto bravi nel complesso in attacco ed in particolare nella gestione dei palloni “sporchi” utilizzando più volte le mani del muro bianconero. È chiaro che in questo c’è soprattutto la qualità e la bravura dei due martelli trentini, ma è anche vero che i Block Devils possono fare meglio in alcune situazioni sapendo anche di poter sfruttare in seconda linea un Colaci sempre presente.
Infine, fattore campo. La serie finora ha mantenuto inviolati i palazzetti di casa, anche se sempre dopo incontri molto equilibrati. Questo fattore lo cercherà ovviamente Trento domenica pomeriggio, Perugia, seguita come sempre da un cospicuo contingente di Sirmaniaci, dovrà essere può forte, isolarsi e giocare la sua pallavolo fatta di qualità ed aggressività.
La finale, per la Sir Safety Conad, dista una vittoria. Domenica c’è una ghiotta occasione!
(Fonte: comunicato stampa)