Di Redazione
“Vai Ale!”. Dalle tribune del palazzetto di Grottaferrata si alza un grido quando la numero 3 del Tor Sapienza-Volleyfriends va in battuta. “Ale” sta per Alessia e l’urlo di incitamento per la giocatrice classe 2005 delle gialloblù arriva da Sara Cortella, la sorella più grande di tre anni, colei che sta realizzando il grande sogno di indossare la maglia del Club Italia in A2. È la domenica delle finali del campionato Territoriale U13F Elite, il Tor Sapienza gioca per il 3° posto e Sara non poteva e non voleva mancare. Si è presa un giorno di pausa da Milano, dove gioca e si allena, ed è tornata a Roma, la città in cui è nata e cresciuta e che l’ha vista muovere i primi passi sui campi da gioco fino a diventare una delle stelle più luminose della pallavolo giovanile italiana.
Ci vuole poco a capire la grande simbiosi che c’è tra le sorelle Cortella: entrambe bionde con gli occhi azzurri, con lo stesso sorriso che è un misto tra gioia e passione dopo ogni punto realizzato. Insieme condividono giocate e agonismo, perché la voglia di buttarsi su ogni palla devi averla dentro e, in questo caso, sembra proprio questione di eredità. Tutte e due giocano nel ruolo di schiacciatrici (Sara è anche opposto) e sono cresciute nel vivaio di viale de Chirico, quello del Tor Sapienza, tra i più floridi a Roma e in Italia. Al termine della finalina, vinta 2-0 contro la Pro Juventute, la piccola Alessia, capitana, festeggia con le compagne e corre subito da Sara, un grande esempio da seguire fuori e dentro il campo. Del resto non è da tutti giocare in Serie A a soli 16 anni ed essere già campionessa d’Europa U16 con l’Italia. Poche parole e tanta emozione un abbraccio che racconta un grande amore. Un rapporto speciale, da sorelle e pallavoliste, che la distanza ha rafforzato.
(Fonte: comunicato stampa)