Peccato… alla Calzedonia Verona non bastano due set grandiosi ad Ankara

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Di Redazione

Restano sicuramente molti rimpianti alla Calzedonia Verona, estromessa dalla finale di Coppa Cev dopo due partite giocate in modo incostante e quasi agli estremi. Molto male l’andata, benissimo il ritorno in trasferta con due set iniziali da incorniciare: ma il miracolo si è inceppato sul più bello, dopo un set point che poteva valere il golden set. La vittoria al quinto set non basta a rimontare l’1-3 subito in casa, e la Calzedonia lascia la Coppa Cev con la sensazione di aver abbandonato l’opera proprio sul più bello. Finisce 3-2 per Verona, ma non basta (20-25, 20-25, 25-20, 26-24, 11-15).

Il primo set di Verona è un piccolo capolavoro di consistenza e ostinazione: la squadra di Grbic fa immediatamente capire di non avere alcuna voglia di tornare a casa a mani vuote e di avere qualcosa  da dimostrare. Subito un minibreak dallo Ziraat, la Calzedonia inanella tre fasi di gioco davvero eccellenti, grazie in particolare a una ricezione molto efficace che fruttano un gap immediato. Poi con il passare dei time out tecnici il distacco si fa sempre più comodo. Il finale è addirittura in scioltezza: prima Birarelli e poi Maar piazzano due muri pesantissimi e da lì in poi è tutta discesa che si conclude al secondo set ball (20-25).

Consapevoli di questa dimostrazione di forza gli scaligeri giocano un avvio di secondo set ancora più aggressivo: tutto gira a meraviglia mentre lo Ziraat pasticcia moltissimo con Ulaş Kiyak che cerca di imboccare quasi esclusivamente Antonov i cui movimenti vengono letti benissimo dal muro di Verona. Il grande merito della Calzedonia è proprio quello di non rallentare, di non abbassare la guardia giocando alla morte su tutti i muri e mantenendo percentuali di ricezione notevolmente superiori a quelle degli avversari. Ankara si conferma imprecisa in attacco e il vantaggio veronese si fa molto ampio. È ancora il muro con Jaeschke a fare la differenza sui palloni decisivi sotto rete (20-25)

Non sembra davvero la stessa squadra che appena sette giorni fa si era dimostrata impalpabile contro lo stesso Ziraat. Tuttavia Verona paga lo sforzo in avvio di terzo set concedendo un lungo break ai padroni di casa che capitalizzano tutte le occasioni a disposizione e si rimettono in equilibrio: 25-20 e 1-2.

Il quarto set diventa così decisivo: o Verona vince il parziale e allunga al golden set o si va al quinto ma Verona va a casa indipendentemente dal risultato finale. Lo Ziraat si porta avanti ma sul 9-7 Verona torna a essere efficacissima a muro, in particolare con Birarelli: arriva un break di quattro punti preziosissimo e la partita resta in bilico. I turchi si rifanno sotto, Verona va in affanno, si riprende ma finisce per farsi acciuffare sul 23-23. E’ il momento chiave della lunghissima sfida: Stern confeziona un match point che Verona non capitalizza e nel marasma finale ad alzarsi sul mucchio è Savaş con un muro e un punto pesantissimo che valgono il set e la qualificazione. Un vero peccato…

Il quinto set serve solo per i database e sia Milenkoski che Grbic ne approfittano per far ruotare le riserve: Verona lo conquista con poca fatica ma di sorridere tra gli scaligeri non ha voglia nessuno. La Calzedonia rimpiange le occasioni sprecate ma soprattutto la pessima partita giocata all’andata, in casa; passare non era impossibile e una finale europea sarebbe stato un bel modo di coronare una stagione che per gli scaligeri deve ancora finire.

Lo Ziraat Bankasi incontrerà in finale i russi del Belogorie Belgorod che in Polonia contro l’Asseco Resovia conquistano senza indecisioni i due set necessari limitando il resto della gara a un buon allenamento: finisce 0-3 (24-26, 22-25, 21-25). Russi assolutamente superiori…

 

Ziraat Bankasi Ankara-Calzedonia Verona 2-3 (20-25, 20-25, 25-20, 26-24, 11-15)

Ziraat Bankasi Ankara: Kiyak 1, Yilmaz, Antonov 18, Konarski 19, Savaş 16, Döne (L), Atli 5, Cacic 2, Kurek 4, Tayaz, Sahin 5. Non entrati: Zorluer. Allenatore Joshko Milenkoski.

Calzedonia Verona: Mengozzi5, Pajenk 5, Paolucci, Stern 11, Marretta 3, Birarelli 9, Maar 17, Frigo (L), Spirito 2, Mananivinezahd 7, Jaeschke 12, Pesaresi (L). Non entrati: Grozdanov.

Arbitri: Harald Sodja (Austria) e Borislav Yordanov (Bulgaria).

Spettatori: 3000

Timing: 27’, 29’, 28’, 31’, 13’. Total Time 2.08’

Ace: 4-5

Muri: 6-12

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