Di Redazione
Nel ritorno dei quarti di finale la Bunge sbanca al tiebreak Lisbona con una prestazione tutto cuore e orgoglio e si qualifica alle semifinali della Challenge Cup. Stanchi per un viaggio massacrante, con l’arrivo in terra portoghese nella tarda serata di martedì, Orduna e compagni realizzano una vera e propria impresa, riuscendo a ribaltare il risultato dopo essere stati in svantaggio di due set a uno contro l’ostico Benfica. Dopo la vittoria della quarta frazione, scoppia tutta la gioia della squadra di Soli per aver raggiunto l’obiettivo dei due set vinti (all’andata era finita con un successo per 3-1), ma che trova anche la forza per spuntarla al tiebreak. I ravennati riscattano così l’eliminazione di tre anni fa proprio per mano dei lusitani e si qualificano in semifinale, dove affronteranno i turchi del Maliye Piyango Sk Ankara, vittoriosi sui bulgari del Montana (andata al Pala De André il 14 marzo, ritorno il 28).
Sestetti iniziali Il tecnico Pereira Jardim disegna il suo Benfica con la diagonale formata dal regista Tiago Violas e il bombardiere Lucas Gaspar, le bande Gradinarov e André Lopes e al centro Honoré e Soares Zelao (libero Ivo Casas). Il coach Fabio Soli schiera invece il solito sestetto: Orduna al palleggio, Buchegger opposto, Marechal e Poglajen schiacciatori, Vitelli e Diamantini centrali e Goi in seconda linea.
Primo set La Bunge accumula un vantaggio progressivo con Buchegger (0-2), Poglajen (1-4) e Vitelli a muro: 2-6. La schiacciata in rete di Honoré regala il +5 ai ravennati (5-10), che però vengono avvicinati da Gradinarov e da due muri di fila di Zelao: 10-11 e time out di Soli. L’attacco sull’asta di Lucas Gaspar e un pasticcio dei portoghesi provocano un break di 3-0, con gli ospiti che scattano sull’11-15, obbligando Pereira Jardim a fermare il match. Un altro errore dei biancorossi, sul servizio di Buchegger, fa tornare a cinque le lunghezze di vantaggio della Bunge (12-17), che con l’austriaco e Orduna vola sul 13-20. Il Benfica ha un sussulto, portandosi prima sul 17-21 con Honoré e poi addirittura sul 20-22, ma Poglajen mette a terra la palla del 20-24 e al secondo set ball Diamantini chiude un lungo scambio: 21-25.
Secondo set Un primo tentativo di scatto del Benfica viene neutralizzato da un muro di Orduna (da 6-4 a 6-6), un secondo provoca la pronta reazione della Bunge, che dal 9-7 si porta sul 9-13 grazie a un break di 6-0 a firma di Marechal (tre punti) e Orduna (un ace). I portoghesi rispondono riportandosi sotto con un muro di Soares Zelao (12-13), ma dalla linea dei nove metri Buchegger li ricaccia indietro con due servizi vincenti di fila: 14-18. Winters dimezza il gap (16-18) e André Lopes manda in corsia di sorpasso i padroni di casa (20-19), ripetendosi poi in battuta: 22-20. Alla prima occasione, infine, Mrdak realizza il muro del pareggio: 25-22.
Terzo set La Bunge si trova subito in difficoltà, andando sotto 5-1, con Soli che sostituisce Buchegger con Gutierrez. Il cubano si presenta realizzando tre punti nei successivi cambi palla, ma alcuni errori lanciano sul +6 i portoghesi: 10-4. Honoré mette a terra la palla del 12-5, poi un altro black out collettivo provoca la fuga degli avversari: 16-7. Il muro di Soares Zelao scava un solco ancora più profondo (18-8) e il Benfica si aggiudica la terza frazione al terzo set point: 25-18.
Quarto set La Bunge scende in campo con il sestetto iniziale e Marechal al servizio la spingono sul 5-7. Vitelli mette a terra la palla del 7-10 e Poglajen realizza l’ace dell’8-12, ma Winters risponde con la stessa moneta: 11-13. Questa volta è Marechal a colpire dalla linea dei nove metri (12-16), con i padroni di casa che però pareggiano il conto con un break di 4-0 chiuso dal muro di Honoré: 16-16. Il sorpasso del Benfica passa dal muro di Soares Zelao (20-19), il contro-sorpasso ravennate dalle mani di Buchegger, che realizza i tre punti di fila che valgono la vittoria del set e la qualificazione alle semifinali: 22-25.
Tiebreak Centrato l’obiettivo, il coach Soli manda in campo Raffaelli, Pistolesi e Gutierrez, facendo tirare il fiato agli esausti Marechal, Orduna e Buchegger. Si viaggia sul filo dell’equilibrio fino a quando Vitelli realizza l’ace dell’8-10 e Poglajen mette a terra la palla dell’8-11. Mrdak pareggia il conto a quota 11 e Cveticanin firma il sorpasso: 12-11 e time out Soli. Poglajen, Georgiev e Gutierrez al servizio suonano la carica (12-14), Cveticanin con un ace pareggia il conto (14-14), ma ai vantaggi è l’opposto cubano a chiudere la sfida: 14-16.
Lisbona-Ravenna 2-3
(21-25, 25-22, 25-18, 22-25, 14-16)
BENFICA LISBONA: André Lopes 5, Honoré 6, Tiago Violas 4, Gradinarov 8, Soares Zelao 7, Hugo Gaspar 1, Ivo Casas (L); Margarido Vinhedo, Mrdak 19, Winters 9, Cveticanin 4, Stojsavljevic 2. Ne: Sinfronio, Gentil (L). All.: Pereira Jardim.
BUNGE RAVENNA: Vitelli 4, Orduna 5, Marechal 20, Diamantini 6, Buchegger 21, Poglajen 13, Goi (L); Raffaelli, Pistolesi, Gutierrez 11, Georgiev 3. Ne: Marchini. All.: Soli.
ARBITRI: Lagierski (Pol) e Sabroso Moratilla (Spa).
NOTE – Lisbona: bs 8, bv 6, errori 15, muri 13; Ravenna: bs 23, bv 9, errori 19, muri 10. Durata set: 30’, 32’, 27’, 30’, 19’ (tot. 138’). Spettatori: 856.
(Fonte: comunicato stampa)