Di Roberto Zucca
La griglia dei Play Off è pronta ai nastri di partenza. Le otto migliori squadre di Superlega. Da domenica prossima sarà una battaglia senza esclusione di colpi quella che vedrà impegnata la regina Perugia attesa da un banco di prova non semplicissimo come la sorprendente Bunge Ravenna, battuta già questa domenica ma desiderosa di lasciare il segno in questa stagione. Più abbordabile il compito di Civitanova che parte in casa contro la LPR Piacenza degli ex Fei e Baranowicz, che proveranno a togliere il tricolore dalle mani dei campioni in carica. In salita il cammino di Modena, attesa dallo scontro contro la Revivre di Andrea Giani, squadra buona che in regular season ha già dato qualche grattacapo alla compagine di Stoytchev. Infine bello scontro quello tra Trento e Verona, che appare il quarto di finale più incerto e più emozionante.
SIR SAFETY PERUGIA-BUNGE RAVENNA
Perugia è la favorita. Prima in regular season, vincitrice dei due principali trofei, favoritissima della vigilia. La squadra di Bernardi ha liquidato tutte le avversarie, inciampando solo contro Modena sia all’andata che al ritorno, e contro Civitanova all’andata, dopo averla battuta con un doppio 3-1 sia in Supercoppa che nella finale della Coppa Italia Del Monte. Ravenna ci proverà, dopo aver fatto una stagione esaltante fino alla fine dell’andata, quando è forse venuto fuori un limite tecnico e fisiologico rispetto al quarto posto fisso delle prime settimane. Curiosità: le squadre giocheranno la prima partita dopo essersi sfidati all’ultima di regular season. Ravenna in questo caso spera in un risultato diverso.
Punti di forza Sir: la voglia di vincere. Difficile demoralizzare ogni elemento e altrettanto impossibile provare a ridimensionare le ambizioni dei sette protagonisti in campo. Zaytsev e Atanasijevic vogliono fare triplete, De Cecco vuole per la prima volta lasciare un segno tangibile nella sua carriera e gli altri li seguono a ruota. Il suo avversario sarà bianco azzurro e risponde al nome di Santiago Orduna. Buon sangue non mente.
Punti di debolezza Sir: apparentemente nessuno. Scavando in profondità potrebbe esserci un individualismo prevaricante che in caso di momenti di down potrebbe danneggiarla. Ma non con Ravenna.
Punto di forza Bunge: l’entusiasmo di Orduna e Buchegger. Per ragioni diverse uno ha cercato di cambiare pelle, l’altro l’affermazione. Ma è indubbio che siano loro i trascinatori dentro e fuori dal campo. Gli ottimi elementi che ruotano attorno al regista argentino poi completano l’opera. Su tutti l’ottima stagione di Diamantini, Vitelli e Poglajen che potrebbero mettere in difficoltà qualsiasi avversaria. Perugia compresa.
Punto di debolezza Bunge: l’inesperienza. Non tutti hanno affrontato momenti di tale pressione nella loro carriera. Orduna potrebbe insegnare molto, ma contro le grandi favorite questo potrebbe essere l’elemento segnante. Vedremo.
DIATEC TRENTINO- CALZEDONIA VERONA
Match equilibratissimo, forse quello che verrà deciso solo in fase avanzata. I trentini arrivano da un inizio di stagione disastroso recuperato nel tempo con un girone di ritorno strepitoso, caratterizzato solo da due sconfitte contro Civitanova e Perugia. Verona si è subito ripresa dall’infortunio ad inizio stagione di Djuric, disputando delle ottime gare ma nel complessivo meno brillanti della Diatec. I confronti tra le due compagini in questa stagione sono di una vittoria per entrambi. Il fattore campo potrebbe quindi essere determinante. I giocatori da cui guardarsi saranno sicuramente Lanza, Kovacevic e Giannelli per i trentini e Manavi, Stern e il regista Spirito per i veronesi. I pronostici danno favorita al fotofinish la squadra di Lorenzetti.
Punto di forza Diatec: la sua forza di ripresa. Si è assestata su un buon livello di gioco dimostrando di avere elementi come Kovacevic e Teppan in sostituzione di Vettori che possono lottare anche con le grandi, come ad esempio Modena. Non è stata la miglior stagione di Trento, ma nella seconda fase le carte potrebbero essere rimescolate.
Punto di debolezza Diatec: gli alti e bassi di alcuni atleti. In primis Luca Vettori, protagonista di una stagione personale non al massimo e che potrebbe influenzare le dinamiche della squadra.
Punto di forza Calzedonia: il condottiero Grbic. Pochi tecnici sono in grado di avere il polso dell’ex regista delle meraviglie. Lancia in volata il talento di Spirito e le gesta di Manavi. Consacra Stern come opposto di riferimento. La sua voglia di competizione è sotto gli occhi di tutti e Grbic in questi playoff vuole arrivare lontano.
Punto di debolezza Calzedonia: le grandi squadre. A parte Modena, ha sempre subito la forza delle prime quattro. Per superarle è richiesta una prova di enorme determinazione e coraggio. Come quella dimostrata nella vittoria contro Trento all’andata.
AZIMUT MODENA-REVIVRE MILANO
Il quarto delle sorprese. Milano gioca per la prima volta i playoff dopo che nell’anno precedente aveva toccato il fondo della classifica. Modena due anni fa li aveva vinti, salvo poi uscire indegnamente lo scorso anno. Quest’anno i confronti in regular season si sono conclusi con una vittoria ciascuno. Modena ha poi concluso egregiamente, nonostante i numerosi infortunati, Sabbi e Mazzone su tutti, che dovrebbero essere regolarmente in campo già da gara uno. Milano è stata una delle sorprese, con un Giani condottiero e un Abdel Aziz conduttore di tutto il campionato. Potrebbe farcela? Si. Anche se Modena con il sestetto base rimane una delle favorite per lo scudetto.
Punto di forza Azimut: il calore che emana Bruninho. Leader in campo e fuori, gestisce più del tecnico Stoytchev umori e malumori dello spogliatoio. Da lui dipendono le migliori prestazioni di Ngapeth e Urnaut, giocatori in grado di cambiare l’esito di gare ad alto tasso di emozione.
Punto di debolezza Azimut: la condizione fisica. È stato un anno di infortuni e di infermeria occupata. Sabbi pare riuscire a recuperare per i playoff. Gli altri sembrano sereni. Il primo turno non dovrebbe costituire un grande patema d’animo per gli emiliani ma col passare del tempo certe problematiche potrebbero riaffiorare.
Punto di forza Revivre: Abdel Aziz. La miglior sorpresa della stagione. Ha totalizzato medie da 30 punti a partita e galvanizzato una società e un’intera tifoseria. Nei playoff se lanciato al massimo da Sbertoli potrebbe mettere in difficoltà molte squadre e puntare ad una clamorosa semifinale.
Punto di debolezza Revivre: essere Abdel Azizcentrica. Senza il fuoriclasse Milano potrebbe far male solo con Cebulj. La squadra gira molto bene ma manca forse la forza della concretezza qualora l’opposto meneghino non riservasse le sue solite prove.
CUCINE LUBE CIVITANOVA-WIXO LPR PIACENZA
Civitanova ha fame di scudetto ed è campione in carica. Piacenza, secondo voci potrebbe essere all’ultimo playoff della sua storia. Potrebbe quindi esserci un appetito di tricolore contro una voglia di lasciare un ricordo indelebile. Stagione ottima per la Lube in regular nonostante non abbia centrato per ora nessun trofeo. Lo scudetto è l’obiettivo. Quest’anno ha sofferto molto sia Perugia, ma anche Modena. Piacenza l’ha battuta ma sempre al quinto set. Potrebbe quindi essere più faticoso del previsto questo quarto di finale. Fei è l’uomo da battere ma soprattutto da abbattere.
Punto di forza Civitanova: i suoi fuoriclasse. Christenson ha a disposizione due dei giocatori più forti del mondo come Sokolov e Juantorena che hanno giocato con medie altissime tutta la stagione. L’ago della bilancia potrebbe essere rappresentato da Sander che in progressione riuscirebbe a buttare giù qualsiasi muro.
Punto di debolezza Civitanova: Perugia. Quest’anno la soffre parecchio rispetto alle passate stagioni. La Lube imbattibile per ora è un ricordo ed in questi playoff il titolo di campione d’Italia in carica potrebbe essere un limite.
Punto di forza LPR: la seconda vita di Alessandro Fei. Una stagione per lui da assoluto protagonista e che nei playoff potrebbe proseguire con lo smalto dei giorni migliori. Con Baranowicz è una delle diagonali più floride del campionato in grado di creare scompiglio soprattutto contro i maceratesi con cui entrambi hanno condiviso la sua storia professionale. Effetto dente avvelenato.
Punto di debolezza LPR: alle volte manca di credibilità di fronte al proprio pubblico. Subisce il gioco degli avversari spesso inspiegabilmente e sbaglia molto in frangenti in cui non può permetterselo. Con Macerata non può permetterselo. Altrimenti rischia di fare la fine delle due gare di regular season in cui ha meritato di vincere ma ha ceduto lo scettro per l’eccessiva insicurezza.