Di Redazione
Bellissima vittoria di cuore e di orgoglio della Bunge, che piega al tiebreak la quotata Calzedonia al termine di una battaglia durata più due ore e mezza di gioco. In un Pala De André caldissimo e pronto subito a infiammarsi, i ravennati riescono ad aggiudicarsi la prima e la terza frazione ai vantaggi, spuntandola contro i mani domi veronesi, e dopo essere stati raggiunti due volte tirano fuori le forze residue per spuntarla al tiebreak, dominato in lungo in largo. Sugli scudi tutti i giocatori, dell’mvp Buchegger fino al giovane Marchini, che nel finale ha sostituito Goi, passando dal sempre lucido Orduna. Grazie a questi tre punti la squadra di Soli si avvicina in modo ulteriore all’ottavo posto di Padova, distante solo una lunghezza. Giovedì sera si torna in campo, in occasione della trasferta contro il Castellana Grotte.
Marchio d’oro Prima dell’inizio della partita (match sponsor BPER Banca), alla presenza di una nutrita rappresentanza di ragazzi del vivaio è stata effettuata una breve cerimonia di consegna del marchio qualità Oro 2018/2019 ai dirigenti del settore giovanile del Porto Robur Costa – Scuola di Pallavolo.
Sestetti iniziali La formazione iniziale schierata dal tecnico Soli è composta dal palleggiatore Orduna in diagonale con Buchegger, Diamantini e Vitelli al centro, Marechal e Poglajen di banda, Goi in seconda linea. La Calzedonia del coach Grbic scende in campo con l’ex Spirito in regia, Stern opposto, Jaeschke e l’iraniano Manavinezhad schiacciatori, Pajenk e Birarelli centrali e Pesaresi libero. Indisponibile il ravennate doc ed ex Cmc Stefano Mengozzi.
Primo set Jaeschke e Pajenk a muro spingono subito la Calzedonia sull’1-5, ma l’errore di Stern avvicina i ravennati (4-5), che restano a contatto degli avversari con Buchegger: 7-8. Un break di 4-0 allontana ancora gli ospiti (7-12), gli ace di Poglajen e Orduna riducono il distacco prima sul 10-13 e poi sul 13-15, ma dalla linea di battuta risponde Jaeschke: 13-17. Poglajen e Diamantini a muro portano a -1 la Bunge (16-17), con Grbic che chiama time out. Al rientro in campo è lo stesso centrale a pareggiare i conti, mentre il sorpasso lo firma al servizio Marechal: 18-17. Il muro di Birarelli vale il contro-sorpasso (18-19), la schiacciata fuori di Manavinezhad riporta invece avanti la squadra di Soli: 21-10 e Grbic ferma ancora il match. Si prosegue punto a punto, i giallorossi annullano quattro set point, Vitelli realizza il muro del 28-27 e Buchegger sulla rigiocata successiva fa esplodere la gioia del Pala De André: 29-27.
Secondo set Jaeschke in battuta e Stern fanno scappare la Calzedonia (2-6), che incrementa il suo vantaggio a causa di un black out in casa ravennate: 7-14 e Soli chiama i suoi in panchina. Al rientro in campo i veronesi allungano il break fino all’8-0, andando sul 7-18, il tecnico di casa getta nella mischia Gutierrez, Raffaelli e Pistolesi, ma gli ospiti macinano gioco e al secondo set ball pareggiano il conto delle frazioni con Stern: 13-25.
Terzo set La Bunge di inizio terza frazione pare trasformata, con Buchegger (2-0) e Vitelli, al servizio, che infiammano i tifosi di casa: 5-1. L’errore di Stern regala il 7-2, ma l’opposto gialloblù si riscatta mettendo a terra la palla del 7-5, obbligando Soli al time out. Jaeschke pareggia il conto (7-7) con un ace, sull’8-8 si infortuna Manavinezhad (entra Maar), dalla linea dei nove metri colpisce anche Diamantini, mentre Buchegger spedisce sul +3 la squadra ravennate al termine di un lunghissimo scambio: 11-8. È ancora Jaeschke a rivelarsi decisivo, realizzando tre punti di fila per il sorpasso della Calzedonia: 12-14. Marechal suona la carica e, assieme Bucheger, fa mettere la freccia alla Bunge, che approfitta anche di un pasticcio dei gialloblù per andare sul 19-17. Diamantini piazza l’ace del 21-19, ma Verona non molla (21-21) e le squadre viaggiano a stretto contatto fino all’invasione di Marechal: 23-24. Il francese annulla il primo set ball, un’invasione inverte la tendenza (25-24), che però cambia di nuovo a causa del servizio vincente di Jaeschke: 26-27. È Marechal dalla linea dei nove metri a far esplodere di nuovo il Pala De André, che subito dopo va in orbita per il diagonale fuori di Pajenk, che mette la parola fine al set alla terza occasione: 29-27.
Quarto set Sull’onda dell’entusiasmo la Bunge scatta sul 6-1 grazie al muro di Buchegger e al primo tempo di Diamantini, ma la risposta di Verona non si fa attendere: 7-5 e time out Soli. Il muro di Vitelli vale il 9-5, un’incomprensione sotto rete causa il 12-11, poi Jaeschke raggiunge i padroni di casa a quota 13. In battuta Pajenk realizza tre ace per il +5 della Calzedonia (14-19) ed entrano in campo Marchini e Raffaelli. Il muro di quest’ultimo riduce a tre le lunghezze di distanza (16-19), ma una fortunosa difesa di Stern allontana ancora i gialloblù: 16-22. Jaeschke mette a terra la palla del 18-24, Vitelli annulla il primo set ball e poi sul turno al servizio di Raffaelli gli errori di Birarelli e Jaeschke, uniti al muro di Orduna, spaventano Grbic, che chiama time out: 22-24. Al rientro, però, Jaeschke si riscatta pareggiando il conto delle frazioni: 22-25.
Tiebreak Marechal firma il 2-0, la schiacciata lunga di Stern causa il 4-1: Grbic chiama subito il time out. Poglajen mette a terra due punti di fila per il +5 ravennate (7-2), Buchegger incrementa il distacco: 8-2 e cambio di campo. Marechal tira fuori dal cilindro l’ace del 9-2, il tecnico ospite ferma ancora la partita. Il muro di Buchegger vale il 10-2, l’errore di Jaeschke l’11-2, poi Buchegger segna il 12-3 e il 13-5. L’errore di Stern causa il 14-5 e al quinto match point la battuta in rete di Maar fa esultare in modo definitivo il Pala De André: 15-9.
Dichiarazioni del dopo-gara
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Questa è la bella Ravenna che voglio vedere, quella che lotta, sta sul pezzo, con un po’ di sana ‘ignoranza’. In una partita molto simile a quella dell’andata abbiamo fatto vedere che quando riusciamo a incanalare l’energia nel modo giusto, senza innervosirci, siamo capaci di battere simili avversari. Abbiamo giocato due set straordinari, vincendoli ai vantaggi, mentre al tiebreak abbiamo dominato. È vero che Verona ci ha regalato qualcosa, ma in una stagione così dura e impegnativa ci può stare che anche gli avversari debbano tirare il fiato”.
Nikola Grbic (allenatore Calzedonia Verona): “E’ un peccato, perché non abbiamo fatto tutto il possibile, in un match che potevamo vincere. C’eravamo fisicamente, ma non mentalmente, perché non si possono mancare così tante occasioni, come è successo nel primo e nel terzo set. Alla fine tutti questi errori si pagano a caro prezzo. Spero che questa esperienza ci sia di insegnamento, in modo da non sbagliare più l’approccio, come è successo oggi”.
Ravenna-Verona 3-2 (29-27, 13-25, 29-27, 22-25, 15-9)
BUNGE RAVENNA: Poglajen 11, Vitelli 9, Orduna 2, Marechal 17, Diamantini 9, Buchegger 29, Goi (L); Raffaelli 2, Pistolesi 1, Gutierrez 2, Marchini (L). Ne: Mazzone, Georgiev. All.: Soli.
CALZEDONIA VERONA: Manavinezhad 13, Birarelli 7, Spirito 2, Jaeschke 23, Pajenk 11, Stern 16, Pesaresi (L); Marretta 1, Maar 5, Grozdanov, Djuric. Ne: Paolucci, Frigo (L). All.: Grbic.
ARBITRI: La Micela di Trento e Vagni di Perugia.
(Fonte: comunicato stampa)