Di Stefano Benzi
Si è concluso in una cornice di pubblico semplicemente impressionante, 19mila persone, e con la festa delle ragazze della Nebraska University di Lincoln, il torneo statunitense di pallavolo femminile riservato alle università. In definitiva si tratta del torneo americano più importante anche se la recente costituzione di un vero e proprio campionato professionistico, per ora solo maschile, fa ben sperare in una ulteriore estensione del movimento.
Le Nebraska Cornhuskers hanno battuto in finale le Florida Gators per 3-1. Un successo indiscutibile quello delle Huskers che sono arrivate ai playoff come teste di serie numero cinque dopo una regular season contrassegnata da 30 vittorie e quattro sole sconfitte: la semifinale, vinta per 3-2 al termine una vera battaglia contro Penn State – testa di serie n.1 e una sola sconfitta in tutta la stagione – anziché indebolire Nebraska dal punto di vista fisico l’ha ulteriormente rafforzata sotto l’aspetto psicologico tant’è che nella finale le Gators non sono quasi mai sembrate davvero nelle condizioni di metterle in difficoltà. I parziali e le statistiche parlano di una gara dominata da Nebraska (25-22, 25-17, 18-25, 25-16) che anche dopo aver subito il terzo set da parte delle avversarie, ha reagito con grande carattere.
Per la facoltà di Lincoln è il quinto titolo nazionale assoluto: una facoltà che ha sempre vinto tantissimo in tutti gli ambiti universitari (cinque anche i titoli nazionali nel football americano, un segno di eccellenza in un programma sportivo ricchissimo): il popolo scarlet-and-cream ha letteralmente travolto con il suo entusiasmo lo Sprint Center di Kansas City. Nessun altra partita di pallavolo mai, nella storia americana ha avuto più pubblico.
Mikaela Foecke ha firmato 21 punti confermandosi MVP assoluta del torneo e giocatrice già matura per grandi traguardi in Europa: impressionante l’intesa con la sua alzatrice Kelly Hunter (miglior palleggiatrice del torneo).