Scarabeo GCF: bottino pieno a Catania, Roma sempre più sola in testa

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Di Redazione

La Scarabeo GCF Roma torna a vincere subito sul campo della neopromossa Catania che ha dato filo da torcere a Snippe e compagni. Tre punti che confermano l’ottima salute dei romani in vista del big match contro Siena.

Dopo la sconfitta al tie-break contro Reggio Emilia, che qualche giorno fa aveva interrotto l’imbattibilità della Scarabeo GCF Roma, la formazione di Spanakis era chiamata ad un difficile compito: ancora in trasferta, una delle più lontane e su un taraflex caldo, contro una neopromossa “vogliosa di copertine” e ad appena tre giorni dall’ultima maratona emiliana. E poi il peso della vetta del Girone che, seppur esaltante, può logorarti se non la sai interpretare nel modo giusto.

Insomma, la sfida contro la Messaggerie Bacco Catania era una partita altamente insidiosa per Snippe e compagni e ad alto coefficiente di difficoltà. Ne è uscita una bella vittoria per 3-1 per Roma, grazie ad un roster che ha mostrato determinazione e convinzione e di non badare poi tanto né alla stanchezza, né alla classifica: puro divertimento in campo e gruppo compatto verso l’obiettivo.

Starting six per gli etnei con Finoli-De Santis in diagonale, Razzetto-Arena centrali, Sideri-Bonacic in posto quattro e Spampinato libero. Roma risponde con Zoppellari-Padura Diaz, Franceschini-Pollock, Snippe-Tiozzo e Romiti regista difensivo.

In un PalaCatania caldissimo l’avvio dei romani è vibrante, con super Pollock in evidenza innescato sapientemente da Zoppellari, e dopo pochi scambi c’è già uno strappo a +4 (4-8). E’ Tiozzo in mani e fuori a scavallare la decina e Roma è “blindata” a muro e piazzata in difesa, riuscendo bene a toccare e rigiocare in fase break con Padura Diaz le offensive dei catanesi. Ci provano De Santis da seconda linea e il cileno Gorancic con una bella pipe a ricucire per i padroni di casa, ma siamo già 15-7 e sull’attacco out di Sideri il set sta già evolvendo verso la fine (14-21). Snippe dà il suo contributo anche in difesa esaltandosi sui cartelloni pubblicitari e spetta proprio al capitano chiudere nei quattro metri la diagonale forte che pone fine alla frazione 19-25.

Il secondo set è un confronto a viso aperto tra le due formazioni: nessun muro punto ed è solo attacco contro attacco, con le percentuali della Scarabeo che salgono vertiginosamente, mentre per gli etnei è l’opposto De Santis a sostenerne il peso. L’olandese Snippe è ancora protagonista per i romani con Padura Diaz a dare man forte; si procede affiancati fino al 13-13 in un set di grande equilibrio con entrambi i palleggiatori che smistano continuamente per non dare riferimenti a muro. La ricezione laziale tiene bene e Zoppellari chiama a raccolta i suoi centrali: la veloce vincente di Franceschini sigla il 15-17 esterno e poco dopo è Pollock, sempre in primo tempo, a portare Roma alla ventina. Sul 21-19 Giancarlo Rau riabbraccia la serie A2 dopo un lungo anno di purgatorio, entrando su Zoppellari per alzare il muro. Il finale porta la firma del bomber Padura Diaz: le sue parallele da seconda linea sono potenti e chirurgiche e il set point è servito. De Santis sparacchia out ed è 21-25 Roma, due set avanti.

Il terzo set vede la reazione di Catania che, sospinta dal suo pubblico, trova la frazione più convincente con un grande Bonacic e De Santis sugli scudi: sono schermaglie fino al 16-15 interno, poi la Messaggerie Bacco strappa un doppio break ma Roma ribalta con Pollock in primo tempo e con Snippe in mani-out. Torre rileva Sideri ma è Zoppellari con personalità a spingere di prima intenzione il 19-21 laziale. Sul 21-21 Catania ci crede e il finale è tutto un duello tra Bonacic e Padura Diaz; primo set point point (24-23) conquistato dal capitano della nazionale cilena ma Torre serve out, poi è Padura Diaz a chiudere la porta a Bonacic che quindi si rifà in attacco. Sul 28-27 è ancora lo schiacciatore catanese a pescare dal cilindro l’ace che infiamma il PalaCatania e porta i locali sul 2-1 nel conto dei set (29-27).

Il quarto set è “Snippe maraviglia”: il capitano della Scarabeo si carica la squadra sulle spalle e sembra avere una riserva atletica infinita; la partenza dei rossoblù lascia Catania ai blocchi. Si va 3-8 e poi 10-16 con Padura Diaz che spacca in due la frazione con un turno al servizio micidiale condito da due ace. Franceschini, Pollock e Tiozzo sono pressochè infallibili in attacco e il match si avvia all’epilogo con i padroni di casa che non ne hanno più. L’invasione a rete finale consegna punto, partita e incontro alla Scarabeo GCF Roma (18-25).


Messaggerie Bacco Catania – Scarabeo GCF Roma 1-3 (19-25, 21-25, 29-27, 18-25)

Messaggerie Bacco Catania: Tulone ne, Reina ne, Torre 3, Finoli 3, Arena 6, Sideri 7, Arezzo ne, Spampinato (L), Bonacic 18, Razzetto 1, De Santis 22, Chillemi, Pricoco. I All. Rigano, II All. Puleo.

Scarabeo GCF Roma: Zoppellari 1, Padura Diaz 18, Franceschini 6, Mancini (L) ne, Snippe 20, Tiozzo 11, Romiti (L1), Valenti ne, Sacripanti, Losco n.e., Saturnino ne, Fantini, Pollock 14. I All. Spanakis, II All. Pastore.

 

Dichiarazioni coach Spanakis: “Sono contentissimo della vittoria odierna, non era facile passare indenni su questo campo contro una formazione che ha delle ottime qualità nonostante sia una neopromossa. Bello stare in alto in classifica, ma guardiamo partita dopo partita, siamo ancora tutti lì e il campionato è lungo”.

Dichiarazioni Francesco Zoppellari: “E’ stata una bella gara, per niente facile soprattutto avendo giocato pochi giorni fa cinque set contro Reggio Emilia. Catania ha dei giocatori come Finoli e Bonacic che sono un lusso per questa categoria e che ci potevano fare male. Abbiamo giocato la nostra pallavolo e imposto quasi sempre il nostro ritmo, avendo alla fine la meglio su di loro. Con Siena domenica sarà una grande gara e confidiamo nell’apporto del nostro pubblico per avere una carta in più da giocarci”.

Ottima prova del team di Spanakis in questa lunga trasferta, con l’attacco di tutti i singoli su percentuali elevate, una ricezione che con Romiti e i laterali non soffre quasi mai e con un muro che quando non va a segno, smorza e permette la ricostruzione break point. Ottimi segnali per il coach romano in vista del big match di domenica 5 novembre contro la Emma Villas Siena. La squadra del Presidente Bisogno, favorita dai pronostici per il passaggio di categoria, ha vinto 3-0 contro Castellana Grotte nel turno odierno ma è indietro in classifica a quota 13 punti e verrà sicuramente al Palazzetto dello Sport di Roma per dare conforto alla Scarabeo in quella solitudine di vetta della classifica in cui si trova.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.