Di Redazione
Una Rossini inarrestabile e un gruppo di ragazze con un cuore grande grande danno la prima gioia e la prima vittoria a una città che l’aspettava ormai con trepidazione. E onorano nel miglior modo la memoria del nostro Bruno Maltese, che da lassù potrà gioire per la prima volta anche lui in questo campionato, dopo aver soffiato forte per alimentare il vento favorevole.
Una partita, quella del Palaltogusto, che la Sigel ha giocato con il lutto sul petto e che ha affrontato con una voglia di vincere senza soluzione di continuità. Annichilendo ogni velleità di reazione della compagine sarda, entrata forse in campo con un pizzico di presunzione derivante dalla classifica ingannevole e dalla vittoria esterna di domenica scorsa in quel di Perugia. Ma riuscendo a rintuzzare in ogni momento il tentativo di reazione, concretizzatosi solo nella conquista del terzo set. Chiavi di volta del successo la strepitosa rimonta della seconda frazione e il dominio assoluto della quarta. Dopo che nel primo set, sicuramente il più combattuto, le azzurre erano state brave a prendere quel distacco buono ad arrivare al fotofinish con maggior convinzione. Nulla ha potuto una superlativa Mami Huchiseto, l’ultima a mollare tra le file delle padrone di casa. Dicevamo del primo set che, dopo le classiche fasi di studio, è giunto in dirittura d’arrivo con la Sigel che, avanti di quattro lunghezze (16-20), dava la sensazione di poter gestire fino al termine il prezioso vantaggio. Ma un paio di muri della Bartolini hanno rilanciato la Golem Olbia. Fino a quando Evangelia Merteki non ha deciso di realizzare il punto del 24-25 prima del colpo decisivo di Jasmine Rossini.
Tutta da gustare la seconda frazione, dove la logica reazione della squadra di Giangrossi era sembrata voler rimettere la gara sui binari della parità. Fino a un 11-4 che sembrava non ammettere repliche. A quel punto la Sigel ha tirato fuori tutto quanto aveva a disposizione, celebrando il momento probabilmente decisivo del match: un break di cinque punti cambiava l’inerzia dello stesso, rimettendo in discussione il risultato. Olbia provava a tirarsi fuori dalle sabbie mobili in cui stava iniziando ad affondare. Ma la Sigel aveva ormai capito che finalmente era arrivata la volta buona. Le azzurre non mollavano più, restando incollate alle avversarie e con due muri consecutivi (Furlan e Rossini) impattavano sul 12-12. La gara diveniva incerta: si giocava punto a punto e ogni errore pesava come un macigno. Sul 20-20 era proprio un servizio sbagliato della giovane Murru a dare il là al successo della Sigel. Ancora Rossini e poi Merteki mettevano in fila i punti, fino alle due conclusioni decisive di Jessica Ventura. Che inchiodava il punteggio sul 23-25. La Sigel tirava il fiato. Ma nonostante il logico ritorno della Golem nel terzo set, dimostrava la propria superiorità provando a rimontare anche stavolta. Sul 12-3 Campisi cambiava la diagonale, concedendo un po’ di fiato a chi aveva giocato sino a quel momento. La Golem non aveva la forza per chiudere subito, rischiando ancora una volta di finire sotto anzitempo. La Sigel rosicchiava così punti preziosi, rimontando fino a ridurre lo svantaggio a sole tre lunghezze. Sul 21-18 però un servizio sbagliato faceva riprender fiato alle atlete sarde. Che stringevano i denti e chiudevano il set grazie a un muro della Soos. Ma il fuoco della rimonta era di paglia.
La Sigel iniziava il quarto set vogliosa di chiudere subito e nel miglior modo la contesa: il tie-break doveva solo restare un’illusione. Il primo break di 4-0 metteva subito le cose in chiaro. Non c’era storia. Giangrossi, orfano ormai dell’infortunata Provaroni, si giocava la carta Muresan. La rumena dimostrava tutto il suo valore, ma a dimostrarlo erano soprattutto le atlete azzurre. Nonostante gli ultimi guizzi della giapponese Huchiseto, miglior realizzatrice del match, erano Facchinetti e compagne a dominare la frazione. Chiudendola la gara proprio con un muro dell’ex-centrale della SAB Legnano. Splendida protagonista anche lei, come tutte le altre azzurre, di un’impresa che dimostra la validità di un organico pronto a risalire la china.
Golem Hermaea Olbia – Sigel Marsala Volley 1-3 (24-26/ 23-25/ 25-20/ 13-25)
Golem Hermaea Olbia: Simoncini, Iannone, Huchiseto 21, Spinello 4, Provaroni 6, Bartolini 11, Soos 17, Cecconello, Barbagallo, Caboni, Muresan 3, Barazza 6, Murru – All. Pasqualino Giangossi
Sigel Marsala Volley: Mucciola, Cazzetta (L), Furlan 11, Rossini 20, Merteki 16, Marinelli (L), Agostinetto 2, Murri, Biccheri 2, Facchinetti 8, Ventura 11, Gabbiadini – All. Ciccio Campisi
(Fonte: comunicato stampa)