Adesso è ufficiale, squalifica cancellata: Miryam Sylla può tornare in campo

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Di Redazione

Come anticipato alcuni giorni fa da Volley News Miryam Sylla può finalmente tornare in campo: la sua squalifica è stata derubricata e anche se le è costata la partecipazione all’Europeo, la giocatrice può finalmente tornare al lavoro. 

La FIVB ha dunque comunicato ufficialmente oggi alla Federazione Italiana Pallavolo l’interruzione della sospensione dell’azzurra Miriam Sylla, precedentemente fermata a causa di una positività alla sostanza clenbuterolo, in occasione di un test antidoping effettuato al termine della finale del World Grand Prix del 6 agosto 2017 a Nanchino (Cina).

Una serie di test approfonditi ha infatti dimostrato come la positività sia causata da una contaminazione alimentare, dovuta a sostanze contenute nel cibo, assunto in Cina durante le finali del World Grand Prix. La FIVB trasmetterà ora tutti i risultati dei test all’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA).

A partire da oggi Miriam Sylla potrà quindi riprendere l’attività agonistica con la propria società la Foppapedretti Bergamo.

“Questa è una bellissima notizia – le parole del Presidente Pietro Bruno Cattaneo – sin dal primo momento la Federazione e la Foppapedretti Bergamo hanno sempre creduto alla buona fede dell’atleta che ci aveva assicurato di non aver assunto alcuna sostanza dopante. La nostra tesi sulla contaminazione alimentare si è rivelata fondata e così adesso finalmente Miriam potrà tornare in campo. Questa vicenda certamente lascia tanto amaro in bocca: prima dell’Europeo la Nazionale Italiana ha infatti perso una giocatrice importante e soprattutto a Sylla è stata tolta ingiustamente la possibilità di partecipare alla competizione, finendo oltretutto sotto la lente d’ingrandimento dei media per un qualcosa che non aveva fatto. La Federazione Italiana Pallavolo è da sempre in prima linea nella lotta al doping, ma vicende come queste devono essere d’insegnamento per evitare che in futuro possano ripetersi casi analoghi”.

(Fonte: Comunicato Stampa)

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