Campionati Europei, l’Italia batte la Croazia con troppa ansia

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di Stefano Benzi

1° set – Quanto si vede, in sintesi ricalca quanto già osservato nelle prime due partite. La squadra azzurra scende in campo con qualche ansia di troppo cercando di sviluppare il proprio gioco e di prendersi le proprie occasioni. Ci vuole un bel po’ di tempo, quasi una quarantina di rally e un lungo inseguimento sulle avversarie che si prendono il lusso di quattro/cinque punti di vantaggio. L’Italia si mette avanti nella parte finale del set e quando lo fa non sbaglia più niente chiudendo alla prima occasione ed evitanto inutuli angosce (25-23 Italia)

2° set – Una frazione chiave: perché se è vero che l’Italia è già qualificata per la seconda fase, vincere questo secondo set significa prendersi i quarti di finale senza l’ìinutile sofferennza di knock-out game e conquistare anche un giorno di riposo fondamentale. E’ sicuramente questa forse l’Italia più bella di tutto il torneo: contro una Croazia che comunque si esprime bene, ed evidenzia potenzialità offensive notevoli con la solita Barun Susnjar ma soprattutto con una Samanta Fabris in bella evidenza. L’Italia prende il comando del set e non lo molla più arrivando al set ball con il suo massimo vantaggio e chiudendo aritmeticamente la questione primo posto del girone (25-21 Italia).

3° set – Mazzanti non cambia squadra, lascia in campo la line-up titolare e non vuole dare segnali di smobilitazione. Anzi… ma la squadra torna in campo in preda a una sorta di sonnolenza da appagamento. Molte distrazioni, molti errori. Ma dall’altra parte anche una Croazia che sa di dovere dare tutto per conquistare una vittoria al tie-break e scavalcare la Bielorussia che nel pomeriggio aveva battuto la Georgia 3-0. L’Italia rallenta considerevolmente il ritmo e finisce per perdere un set che allunga inutilmente la partita e la fatica (25-19 Croazia).

4° set – Un disastro… la cosa peggiore che si vorrebbe vedere. La squadra non reagisce praticamente mai a una Croazia che improvvisamente sembra essere diventato il Brasile, ricezione molto ballerina ed errori infantili. Mazzanti non cambia nemmeno la squadra, a parte qualche sostituzione fly probabilmente perché vuole che le ragazze che si sono scavate una bella buca dimostrino a se stesse e ai tifosi di essere capaci di tirarsene fuori. Ma l’Italia che vorremmo non si fa vedere e subisce il passivo più umiliante di questi europei (25-10 Italia)

5° set – Mazzanti prosegue con la stessa squadra, vuole vedere un segnale di reazione, un cenno di vita. Dopo aver regalato due set l’Italia torna a far vedere qualcosa di buono: palloni per la Egonu che diventano punto, un paio di ace, un paio di muri. Basta alzare di un minimo il livello di gioco che la Croazia torna a essere semplicemente la Croazia, una squadra da battere 3-0 senza code né patemi. L’Italia si porta avanti dopo due muri e non molla più la leadership prendendosi anche la terza vittoria di questo Europeo con un’autorevolezza che si sarebbe voluta vedere prima – due match point annullati (15-11 Italia).

QUESTO IL TABELLINO DEL MATCH

Croazia-Italia 2-3 (23-25, 21-25, 25-19, 25-10, 15-10)

Italia: Loda 1, Folie 7, Orro 4, Caterina Bosetti 6, Chirichella 9, Danesi, Tirozzi 7, Lucia Bosetti, Egonu 25. Non entrate Sorokaite, Bonifacio, De Gennaro (L) Cambi. Coach Davide Mazzanti.

Croazia: Sain (L), Grbac 3, Bozicevic (L), Ikic 7, Barun Susnjar 15, Dumancic 8, Fabris 24, Cutuk 10, Milnar. Non entrate: Strunjak, Saini, Prokopic, Stanovic, Luketic. Coach Igor Lovrinov.

Arbitri: Mykhaylo Medvid (Ucraina), Mario Bernaola(Spagna)

Durata Set: 28’, 24’, 24’, 20’, 13’ (1.49’)

Spettatori: 200

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