Di Redazione
Se teniamo conto di tutte le finali giocate dalla Russia dopo la caduta del comunismo e dalla vecchia U.R.S.S. quella in programma a Cracovia sarà la diciassettesima finale per gli Zar. Sedici le finali già giocate, solo tre quelle perse (sempre dopo il crollo del muro di Berlino), due contro l’Italia e una contro la Spagna.
La Germania in un Europeo di livello forse non straordinario e dove le outsider hanno brillato più di molte squadre favorite sarà invece la prima finale in assoluto. I tedeschi di Andrea Giani riescono dove la Germania aveva fallito sia con i paesi divisi, due quarti posti della Germania Est e altrettanti della Germania riunificata ma mai una finalissima. Una ‘prima volta’ che è stato festeggiato a lungo in Germania per una finale nella quale la Russia veste ovviamente i panni della superfavorita: la Russia non solo non ha mai perso, ma ha vinto tutte le partite per 3-0 con parziali a volte nettissimi: solo la Slovenia nella prima partita della fase a gironi è riuscita a mettere in difficolta la Russia con un set finito oltre quota 25. Per il resto un maestoso monologo della squadra di Shlypanikov che ha in Volkov una bocca da fuoco di proporzioni mostruose e probabilmente il migliore servizio in assoluto di tutto il campionato.
Non c’è partita? Vedremo: la Germania ha dimostrato sia contro l’Italia che soprattutto contro la Serbia di poter ribaltare qualsiasi partita e di avere nelle mani e negli occhi lo spirito delle grandissime occasioni.
Finali (Cracovia)
Serbia-Belgio posto ore 17.30
Russia-Germania ore 20.30